Ciao a tutti! <3
Giusto ieri, sono riuscita a concludere il primo libro del mese (a prova del fatto che giugno è stato per me un mese che più volte mi ha portata ad avere l'acqua alla gola o.O) che è il secondo volume della duologia di cui parlerò oggi :D. Buona lettura! <3
Titolo(i):
#1 Everless
#2 Evermore
Autore: Sara Holland
Editore: HarperTeen
Titolo(i):
#1 Everless
#2 Evermore
Autore: Sara Holland
Editore: HarperTeen
Periodo di pubblicazione: 2018
Prezzo: $10,00 (ca a libro)
Genere: Young adult, fantasy
Trama: (tradotta da me) Nella terra di Sempera, il tempo è estratto dal sangue e usato come pagamento. Jules Ember e suo padre erano una volta servitori a Everless, la tenuta della ricca famiglia dei Gerling, ma ne furono cacciati in seguito a un disastroso incidente una decina di anni prima. Ora, il tempo del padre di Jules è agli sgoccioli, e lei ha intenzione di fare qualunque cosa per salvarlo. Disperata di guadagnare tempo, arriva a palazzo proprio durante i preparativi del matrimonio reale, pronta a cominciare la sua ricerca nei segreti della sua infanzia che un tempo credeva soltanto parte di vecchie storie. Mentre scopre verità dimenticate, Jules si avvicina sempre più a un passato che fatica a riconoscere, ritrovandosi ad affrontare un nemico che minaccia il suo futuro e il futuro del tempo stesso.
Recensione: Premetto una cosa: anche se scriverò un bel po' di cose riguardo a questa duologia, ammetto senza vergogna e senza ombra di dubbio che l'ho adorata nonostante i difetti che ho riscontrato durante la lettura.
Ho trovato la storia davvero avvincente, dall'inizio alla fine. Il perché forse risiede nel mondo che l'autrice ha creato: originale, nuovo, nelle dinamiche degli eventi, di come le cose si sviluppano e del contesto in cui la storia ha luogo (sia concreto che culturare, mitologico ecc).
Peccato che da qui parta tutto quello che ho da dire.
Come dicevo, ho trovato la duologia molto avvincente e originale, soprattutto per quanto riguarda l'idea di basa e la trama di base. E' come tutto è stato reso che, sfortunatamente, nonostante il mio interesse spassionato per la storia, mi ha fatto storcere un po' il naso.
Credo che, prima di tutto, se gli eventi e la crescita del personaggio di Jules (che è anche voce narrante) fossero stati meglio analizzati, con una maggiore profondità e una maggiore attenzione e cura, l'autrice sarebbe benissimo riuscita a portare avanti una trilogia, dando così a tutti gli eventi di avere il giusto peso e il giusto impatto sia nella storia sia, sopratutto, su Jules stessa. Molte cose sono presentate così, in modo un po' veloce e superficiale, spesso portando il lettore a chiedersi il perché della loro esistenza (per lo meno, a me è successo durante la lettura).
Tutto quello che accade ha un senso e un filo logico (grazie al cielo; si sa che questo è sempre un ottimo punto a favore, che senza logica, dal mio punto di vista, non si va da nessuna parte). Ma è analizzato poco, interiorizzato poco.
Jules va avanti, nel corso della storia, come se molte delle cose che ha vissuto, sperimentato, non avessero avuto su di lei il benché minimo effetto. Jules non le interiorizza, non le affronta. Si limita a saltare da un punto all'altro della trama quasi sempre con la stessa mentalità e con lo stesso modo di affrontare tutto. Non c'è analisi, non c'è crescita. C'è una grande, enorme calma piatta che, secondo me, ha privato il personaggio di una maggiore profondità che credo, se sfruttata meglio, avrebbe potuto dare molto di più alla storia.
La stessa superficialità nel presentare le cose l'ho notata anche per il wordbuilding (di cui si sa molto poco e quel poco è davvero approssimativo; briciole che non danno una chiara idea di dove si sia davvero) e per il background della storia di Jules stessa. Gli elementi ci sono, hanno tutti i legami del caso e connessioni che si basano su logica. Ma sono scarsi, superficiali. Non c'è approfondimento, non c'è analisi. C'è solo una presentazione molto spiccia e molto povera che, ripeto, se fosse stata portata avanti in modo diverso, avrebbe dato molto di più alla duologia.
Lo stile bene o male subisce lo stesso trattamento. Semplice, sì, scorrevole nel complesso. Ma molto trito, poco ricco, poco avvolgente. Non c'è ricchezza, da vari punti di vista.
E secondo me è un gran peccato. Perché tutto di questa storia ha un ottimo potenziale, ottime premesse (l'adrenalina che la lettura mi ha dato è stata ajdhbfkjadbfjsad bellissima *^*). Se solo fossero state sfruttate meglio, sono sicura ne sarebbe uscito fuori un lavoro decisamente migliore.
Nel complesso, non è male: intriga, incuriosisce e prende. Ma ha anche tanti aspetti poco curati, che hanno fatto perdere un sacco alla storia :/.
Detto questo, la sottoscritta vi saluta qui, dandovi appuntamento al prossimo post.
Grazie per tutto, davvero. Non lo dico mai tanto per dire.
Un bacione, Letizia <3
Prezzo: $10,00 (ca a libro)
Genere: Young adult, fantasy
Trama: (tradotta da me) Nella terra di Sempera, il tempo è estratto dal sangue e usato come pagamento. Jules Ember e suo padre erano una volta servitori a Everless, la tenuta della ricca famiglia dei Gerling, ma ne furono cacciati in seguito a un disastroso incidente una decina di anni prima. Ora, il tempo del padre di Jules è agli sgoccioli, e lei ha intenzione di fare qualunque cosa per salvarlo. Disperata di guadagnare tempo, arriva a palazzo proprio durante i preparativi del matrimonio reale, pronta a cominciare la sua ricerca nei segreti della sua infanzia che un tempo credeva soltanto parte di vecchie storie. Mentre scopre verità dimenticate, Jules si avvicina sempre più a un passato che fatica a riconoscere, ritrovandosi ad affrontare un nemico che minaccia il suo futuro e il futuro del tempo stesso.
Recensione: Premetto una cosa: anche se scriverò un bel po' di cose riguardo a questa duologia, ammetto senza vergogna e senza ombra di dubbio che l'ho adorata nonostante i difetti che ho riscontrato durante la lettura.
Ho trovato la storia davvero avvincente, dall'inizio alla fine. Il perché forse risiede nel mondo che l'autrice ha creato: originale, nuovo, nelle dinamiche degli eventi, di come le cose si sviluppano e del contesto in cui la storia ha luogo (sia concreto che culturare, mitologico ecc).
Peccato che da qui parta tutto quello che ho da dire.
Come dicevo, ho trovato la duologia molto avvincente e originale, soprattutto per quanto riguarda l'idea di basa e la trama di base. E' come tutto è stato reso che, sfortunatamente, nonostante il mio interesse spassionato per la storia, mi ha fatto storcere un po' il naso.
Credo che, prima di tutto, se gli eventi e la crescita del personaggio di Jules (che è anche voce narrante) fossero stati meglio analizzati, con una maggiore profondità e una maggiore attenzione e cura, l'autrice sarebbe benissimo riuscita a portare avanti una trilogia, dando così a tutti gli eventi di avere il giusto peso e il giusto impatto sia nella storia sia, sopratutto, su Jules stessa. Molte cose sono presentate così, in modo un po' veloce e superficiale, spesso portando il lettore a chiedersi il perché della loro esistenza (per lo meno, a me è successo durante la lettura).
Tutto quello che accade ha un senso e un filo logico (grazie al cielo; si sa che questo è sempre un ottimo punto a favore, che senza logica, dal mio punto di vista, non si va da nessuna parte). Ma è analizzato poco, interiorizzato poco.
Jules va avanti, nel corso della storia, come se molte delle cose che ha vissuto, sperimentato, non avessero avuto su di lei il benché minimo effetto. Jules non le interiorizza, non le affronta. Si limita a saltare da un punto all'altro della trama quasi sempre con la stessa mentalità e con lo stesso modo di affrontare tutto. Non c'è analisi, non c'è crescita. C'è una grande, enorme calma piatta che, secondo me, ha privato il personaggio di una maggiore profondità che credo, se sfruttata meglio, avrebbe potuto dare molto di più alla storia.
La stessa superficialità nel presentare le cose l'ho notata anche per il wordbuilding (di cui si sa molto poco e quel poco è davvero approssimativo; briciole che non danno una chiara idea di dove si sia davvero) e per il background della storia di Jules stessa. Gli elementi ci sono, hanno tutti i legami del caso e connessioni che si basano su logica. Ma sono scarsi, superficiali. Non c'è approfondimento, non c'è analisi. C'è solo una presentazione molto spiccia e molto povera che, ripeto, se fosse stata portata avanti in modo diverso, avrebbe dato molto di più alla duologia.
Lo stile bene o male subisce lo stesso trattamento. Semplice, sì, scorrevole nel complesso. Ma molto trito, poco ricco, poco avvolgente. Non c'è ricchezza, da vari punti di vista.
E secondo me è un gran peccato. Perché tutto di questa storia ha un ottimo potenziale, ottime premesse (l'adrenalina che la lettura mi ha dato è stata ajdhbfkjadbfjsad bellissima *^*). Se solo fossero state sfruttate meglio, sono sicura ne sarebbe uscito fuori un lavoro decisamente migliore.
Nel complesso, non è male: intriga, incuriosisce e prende. Ma ha anche tanti aspetti poco curati, che hanno fatto perdere un sacco alla storia :/.
Voto:
Detto questo, la sottoscritta vi saluta qui, dandovi appuntamento al prossimo post.
Grazie per tutto, davvero. Non lo dico mai tanto per dire.
Un bacione, Letizia <3
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