Ciao a tutti! <3
Oggi torno sul blog con una nuova recensione! Stavolta parliamo di un libro che mi è stato gentilmente fornito da una casa editrice per una recensione. Dato che la trama nel complesso mi jha incuriosita, l'ho letto dopo poco il suo arrivo nelle mie mani *^* (e finito in questa settimana ;)).
Quindi, senza ulteriori indugi, vi lascio alla recensione. Buona lettura! <3
Titolo: Il segno del falco
Autore: Marta Leandra Mandelli
Editore: Acar Edizioni
Anno di pubblicazione: Ottobre 2019
Pagine: 390
Prezzo: €18,50
Genere: Fantastico, gotico
Trama: E' una radiosa giornata di inizio estate, quando Melissa arriva al castello di San Salvatore. Nella sia valigia, ci sono abiti semplici, un passato irrisolto e scelte che condizioneranno la sua vita. Melissa è fin troppo qualificata per dare ripetizioni a Rebecca e Alessandro, i figli del conte Ruggero di Collalto, ma tre mesi lontano da tutti sono ciò che le serve per schiarirsi le idee.
Tra le splendide mura del castello, circondato dai colli del prosecco, il destino della protagonista si intreccia con quello di una famiglia che affonda le radici nel lontano medioevo. I Collalto sono un clan affiatato, che gode di stima e affetto, ma ognuno ha le sue ombre: Ruggero, affascinante e tormentato, è disposto a tutto per proteggere i suoi cari; Rebecca, adolescente spavalda e fragile al tempo stesso, è afflitta da inquietanti episodi di sonnambulismo; Alessandro, ragazzino timido e perspicace, soffre di uno strano disturbo dell'apprendimento; Eleonora, sorella di Ruggero, è affidabile e solare, ma ha paura di aprire il suo cuore; Sofia, la Contessa Madre, eterea ed enigmatica, ha un rapporto particolare con la sua terra ed essa, forse, è in grado di parlarle. E poi c'è Anna, la defunta moglie di Ruggero, morta in circostanze sospette. Nessuno parla di lei, ma non è abbastanza per farla tacere.
Mentre i grappoli maturano nei filari e Ruggero si batte per il futuro delle cantine, Melissa dovrà fare i conti con misteri sepolti, sinistri incidenti e sentimenti che non può ignorare. Tuttavia, lei non è una ragazza come le altre e può contare su un aiuto molto speciale. Nessun altro può vederlo ed è al suo fianco fin da quando era bambina. La guiderà attraverso una nemesi che soltanto lei potrà placare, a patto che sappia comprenderla e sostenere il suo sguardo feroce.
Recensione: Da dove comincio?
Credo che, ultimamente, la lettura stia tornando a essere mia amica, a trascinarmi via, a farmi staccare la spina da tutto il resto: nonostante i difetti che ogni storia può avere e le incombenze quotidiane, mi sto lasciando di nuovo trasportare dalle storie, da cosa accade, dai loro personaggi. E' una sensazione che non provavo da un po' e, adesso, mi sento davvero felice ad averla di nuovo con me.
Questa sensazione, nonostante i difetti che ho riscontrato (ovviamente solo dal mio punto di vista ;)), me l'ha data anche questo libro, con i suoi misteri, le sue ambientazioni gotiche e a tratti particolarmente inquietanti, con lo stile di scrittura dell'autrice estremamente lineare che scorre liscio come l'olio.
L'idea di base mi è piaciuta molto: il mistero della protagonista e il mistero di un castello e di una famiglia che, in qualche modo, vanno a giocare la stessa partita, da un lato come commilitoni, dall'altro come antagonisti, tenendomi a lungo incollata alle pagine (anche a causa della mia curiosità e della voglia di sapere i perché e i come di questi misteri *^*).
Questo, tuttavia, non è stato sufficiente per farmi apprezzare pienamente il libro.
Durante la lettura, ho notato mancanze, carenze, che mi hanno lasciata un po' con l'amaro in bocca.
Gli elementi buoni ci sono tutti e, nel complesso, sono articolati in un senso coerente e omogeneo. Tuttavia, a mio parere manca quel qualcosa in più che avrebbe potuto rendere la storia di un gradino superiore.
Per quanto riguarda l'introspezione di Melissa (dato che il libro è scritto in prima persona dal suo punto di vista) e la caratterizzazione dei personaggi, ho notato una piattezza generale: nessuna delle figure presenti esce dal libro con prepotenza, facendosi notare per qualcosa di proprio, emergendo rispetto agli altri. Mi sono sembrate figure ben abbozzate ma prive di una piccola scintilla che avrebbe potuto dar loro molta più vita e colore.
Stessa cosa riguarda lo svolgimento del mistero e la suspense. Entrambi ci sono e, in linea di massima, sono ben trattati. Il fatto è che la suspense, per alcuni punti in cui invece dovrebbe essere la parte predominante, è rimasta un po' in superficie, senza dare particolare sapore a determinati momenti chiave della storia. Il mistero ha bene o male lo stesso trattamento: presente, ben distribuito lungo l'arco della narrazione, manca tuttavia di brio, di enigmi effettivi.
Le spiegazioni ci sono tutte e, lungo la storia, sono date e ben calibrate, dando al lettore un quadro sempre più chiaro della situazione e di ciò che porta al climax e al finale di tutta la vicenda.
Una carenza, a mio avviso, che tocca più fronti ma che, in linea generale, non mi ha impedito di godermi la storia, divorandone pagine su pagine come non mi capitava da tempo.
Credo che l'autrice avrebbe comunque potuto fare un lavoro migliore con la giusta dose di informazioni e suspense in più che, anche in piccolissima misura, avrebbero potuto rendere la storia più ricca e molto più accattivante ;).
Nel complesso, la ritengo una lettura buona, semplice e non troppo impegnativa per trascorrere qualche pomeriggio in tranquillità.
Con questo, la sottoscritta vi saluta qui dandovi appuntamento al prossimo post ;).
Fatemi sapere cosa pensate voi di questo libro, se lo avete letto :D. Vi aspetto!
Un bacione, Letizia <3
Quindi, senza ulteriori indugi, vi lascio alla recensione. Buona lettura! <3
Titolo: Il segno del falco
Autore: Marta Leandra Mandelli
Editore: Acar Edizioni
Anno di pubblicazione: Ottobre 2019
Pagine: 390
Prezzo: €18,50
Genere: Fantastico, gotico
Trama: E' una radiosa giornata di inizio estate, quando Melissa arriva al castello di San Salvatore. Nella sia valigia, ci sono abiti semplici, un passato irrisolto e scelte che condizioneranno la sua vita. Melissa è fin troppo qualificata per dare ripetizioni a Rebecca e Alessandro, i figli del conte Ruggero di Collalto, ma tre mesi lontano da tutti sono ciò che le serve per schiarirsi le idee.
Tra le splendide mura del castello, circondato dai colli del prosecco, il destino della protagonista si intreccia con quello di una famiglia che affonda le radici nel lontano medioevo. I Collalto sono un clan affiatato, che gode di stima e affetto, ma ognuno ha le sue ombre: Ruggero, affascinante e tormentato, è disposto a tutto per proteggere i suoi cari; Rebecca, adolescente spavalda e fragile al tempo stesso, è afflitta da inquietanti episodi di sonnambulismo; Alessandro, ragazzino timido e perspicace, soffre di uno strano disturbo dell'apprendimento; Eleonora, sorella di Ruggero, è affidabile e solare, ma ha paura di aprire il suo cuore; Sofia, la Contessa Madre, eterea ed enigmatica, ha un rapporto particolare con la sua terra ed essa, forse, è in grado di parlarle. E poi c'è Anna, la defunta moglie di Ruggero, morta in circostanze sospette. Nessuno parla di lei, ma non è abbastanza per farla tacere.
Mentre i grappoli maturano nei filari e Ruggero si batte per il futuro delle cantine, Melissa dovrà fare i conti con misteri sepolti, sinistri incidenti e sentimenti che non può ignorare. Tuttavia, lei non è una ragazza come le altre e può contare su un aiuto molto speciale. Nessun altro può vederlo ed è al suo fianco fin da quando era bambina. La guiderà attraverso una nemesi che soltanto lei potrà placare, a patto che sappia comprenderla e sostenere il suo sguardo feroce.
Recensione: Da dove comincio?
Credo che, ultimamente, la lettura stia tornando a essere mia amica, a trascinarmi via, a farmi staccare la spina da tutto il resto: nonostante i difetti che ogni storia può avere e le incombenze quotidiane, mi sto lasciando di nuovo trasportare dalle storie, da cosa accade, dai loro personaggi. E' una sensazione che non provavo da un po' e, adesso, mi sento davvero felice ad averla di nuovo con me.
Questa sensazione, nonostante i difetti che ho riscontrato (ovviamente solo dal mio punto di vista ;)), me l'ha data anche questo libro, con i suoi misteri, le sue ambientazioni gotiche e a tratti particolarmente inquietanti, con lo stile di scrittura dell'autrice estremamente lineare che scorre liscio come l'olio.
L'idea di base mi è piaciuta molto: il mistero della protagonista e il mistero di un castello e di una famiglia che, in qualche modo, vanno a giocare la stessa partita, da un lato come commilitoni, dall'altro come antagonisti, tenendomi a lungo incollata alle pagine (anche a causa della mia curiosità e della voglia di sapere i perché e i come di questi misteri *^*).
Questo, tuttavia, non è stato sufficiente per farmi apprezzare pienamente il libro.
Durante la lettura, ho notato mancanze, carenze, che mi hanno lasciata un po' con l'amaro in bocca.
Gli elementi buoni ci sono tutti e, nel complesso, sono articolati in un senso coerente e omogeneo. Tuttavia, a mio parere manca quel qualcosa in più che avrebbe potuto rendere la storia di un gradino superiore.
Per quanto riguarda l'introspezione di Melissa (dato che il libro è scritto in prima persona dal suo punto di vista) e la caratterizzazione dei personaggi, ho notato una piattezza generale: nessuna delle figure presenti esce dal libro con prepotenza, facendosi notare per qualcosa di proprio, emergendo rispetto agli altri. Mi sono sembrate figure ben abbozzate ma prive di una piccola scintilla che avrebbe potuto dar loro molta più vita e colore.
Stessa cosa riguarda lo svolgimento del mistero e la suspense. Entrambi ci sono e, in linea di massima, sono ben trattati. Il fatto è che la suspense, per alcuni punti in cui invece dovrebbe essere la parte predominante, è rimasta un po' in superficie, senza dare particolare sapore a determinati momenti chiave della storia. Il mistero ha bene o male lo stesso trattamento: presente, ben distribuito lungo l'arco della narrazione, manca tuttavia di brio, di enigmi effettivi.
Le spiegazioni ci sono tutte e, lungo la storia, sono date e ben calibrate, dando al lettore un quadro sempre più chiaro della situazione e di ciò che porta al climax e al finale di tutta la vicenda.
Una carenza, a mio avviso, che tocca più fronti ma che, in linea generale, non mi ha impedito di godermi la storia, divorandone pagine su pagine come non mi capitava da tempo.
Credo che l'autrice avrebbe comunque potuto fare un lavoro migliore con la giusta dose di informazioni e suspense in più che, anche in piccolissima misura, avrebbero potuto rendere la storia più ricca e molto più accattivante ;).
Nel complesso, la ritengo una lettura buona, semplice e non troppo impegnativa per trascorrere qualche pomeriggio in tranquillità.
Voto:
Con questo, la sottoscritta vi saluta qui dandovi appuntamento al prossimo post ;).
Fatemi sapere cosa pensate voi di questo libro, se lo avete letto :D. Vi aspetto!
Un bacione, Letizia <3
Non conosco il libro, ma devo dire che mi intriga parecchio! Ottima recensione
RispondiEliminaCiao cara!
EliminaWaaa che bello *^*.
Grazie mille per i complementi e per essere passata!
Un bacione! <3