Ciao a tutti! <3
Nuovo post, nuova recensione librosa per voi! *^* E, siccome sono di corsa (DOMANI HO UN ESAME o.O - grazie al cielo è il penultimo della sessione u.u *^*), direi che è meglio iniziare subito la recensione senza troppe cerimonie ;).
Titolo: I nostri cuori chimici
Titolo originale: Our chemical hearts
Autore: Krystal Sutgherland
Editore: Rizzoli
Data di pubblicazione: 24 novembre 2016
Pagine: 336
Prezzo: €17,00
Genere: Young Adult
Trama: Henry page ha 17 anni e non si è mai innamorato. Paradossalmente, è colpa del suo inguaribile romanticismo: Henry è da sempre così aggrappato al sogno del Grande Amore da non aver lasciato spazio alle cotte che da anni elettrizzano le vite dei suoi amici.
Non è una scena da film nemmeno il primo incontro con Grace Town: Grace cammina con il bastone, porta vestiti da ragazzo troppo grandi per lei, ha sempre lo sguardo basso. Complice il giornale della scuola, Henry se la ritrova vicina di scrivania, e presto precipita nella rete gravitazionale di Grace, che più conosce, e più diventa un mistero. Grace ha ovviamente qualcosa di spezzato e questo non fa che attirare Henry, convinto di poterle ridonare quel sorriso che fino a pochi mesi prima la accompagnava ovunque. Ma forse il grande amore è più amaro di quanto i romantici credano.
Recensione: Io... Non credo di avere parole sufficienti per descrivervi a pieno questo libro. Letto in tre giorni, è stata una delle esperienze più devastanti della mia vita (e della mia carriera da lettrice). Cerco di spiegarmi meglio, anche se non so come finirà la faccenda oggi.
A prima vista, se si legge superficialmente la trama, sembra di essere davanti ad un immenso cliché. Il fatto è che, tuttavia, questo libro è tutto meno che un cliché. O almeno, io non l'ho visto come tale.
Perché I nostri cuori chimici non è la classica storia di un bravo ragazzo che, tramite l'amore, aiuta una ragazza distrutta a stare meglio. Non è la storia di quei grandi amori adolescenziali che sconvolgono da quanto sono potenti e da quanta forza sprigionano. Non è la storia d'amore che, dopo il picco più alto toccato dai sentimenti più intensi, finisce in tragedia. Non è niente di tutto questo.
E' soltanto la storia di Henry che si imbatte senza volerlo nell'universo devastato di Grace, in cui rimane invischiato per quel qualcosa che nessuno di noi riesce mai a capire davvero. Henry, che si ritrova immerso in un rapporto difficile, perché la situazione in cui il rapporto nasce è difficile di partenza. Lui, che non ha idea di come fare per aiutare Grace, di cui si ritrova ad amare ogni aspetto nonostante i problemi. Lui che vorrebbe soltanto stare con lei, pur sapendo fin troppo bene che le cose non andranno mai come vuole lui.
E' la storia di Grace, che non ha più alcun punto fisso nella propria vita a cui ancorarsi per provare a rimettersi in carreggiata. Grace che si è spezzata, che si vede come qualcosa di infinitamente piccolo, talmente minuscolo da essere trascurabile nell'intero ingranaggio del cosmo. Lei che non sa come frenare la rabbia che prova; che non se la sente di uscire da quel circolo vizioso in cui è entrata. Quello stesso circolo a cui Henry si è ritrovato legato, benché Grace non lo volesse.
E' la storia di un amore destinato fin da subito a fare male. Un amore che era già finito in partenza a causa di forze maggiori; forze che, benché Henry abbia provato a vincerle, non è riuscito a scalfire neppure di un millimetro. Un amore che, citando Neruda come ha fatto l'autrice, Henry alla fine vive segretamente, tra il cuore e l'anima, pur andando avanti con la propria vita.
E' la storia di due universi in rotta di collisione che, tuttavia, non riesco ad arrivare al momento dell'impatto, non riescono a trovarsi, troppo diversi, troppo distanti, divisi da presenza che non possono essere cancellate facilmente.
E anche se apparentemente non sembra, alla fine ogni nodo viene al pettine, ogni cosa viene fatta capire e ad ogni domanda viene data una risposta, senza lasciare niente al caso.
Scritto in prima persona, con uno stile che fa scorrere una pagina dopo l'altra come se fossero acqua, vediamo tutto tramite gli occhi e i pensieri di Henry, di cui viviamo i sentimenti, il dolore, l'accettazione, il superamento. E la redenzione.
Redenzione che è la parola chiave di tutto il romanzo, il tema portante. Redenzione non tanto in senso religioso, quanto come atto di una singola persona che mette a nudo le azioni che vede come errori, per le quali si ritrova a chiedere scusa e del cui peso, dopo aver dato loro voce, si libera. Redenzione per togliersi paure e catene di dosso per essere in pace con se stessi. Redenzione non in senso egoistico, ma come azione di cura per poter stare bene con se stessi e con gli altri.
E questo, credo fermamente, è uno dei pensieri più belli in cui mi sia mai imbattuta in vita mia.
E... Dopo aver versato mari di lacrime per questo libro che mi ha aiutata a mettere delle cose in ordine nella mia vita, direi che oggi concludo qui, sperando vivamente che la recensione vi abbia incuriosito almeno un po' verso questo libro che è uno dei migliori che abbia mai letto in vita mai *^*. So che non è molto lunga come recensione, rispetto al mio solito, ma non volevo dire niente più di questo per non rovinarvi la lettura.
Ci sentiamo presto, promesso! <3
Un bacione, Letizia <3
Perché I nostri cuori chimici non è la classica storia di un bravo ragazzo che, tramite l'amore, aiuta una ragazza distrutta a stare meglio. Non è la storia di quei grandi amori adolescenziali che sconvolgono da quanto sono potenti e da quanta forza sprigionano. Non è la storia d'amore che, dopo il picco più alto toccato dai sentimenti più intensi, finisce in tragedia. Non è niente di tutto questo.
E' soltanto la storia di Henry che si imbatte senza volerlo nell'universo devastato di Grace, in cui rimane invischiato per quel qualcosa che nessuno di noi riesce mai a capire davvero. Henry, che si ritrova immerso in un rapporto difficile, perché la situazione in cui il rapporto nasce è difficile di partenza. Lui, che non ha idea di come fare per aiutare Grace, di cui si ritrova ad amare ogni aspetto nonostante i problemi. Lui che vorrebbe soltanto stare con lei, pur sapendo fin troppo bene che le cose non andranno mai come vuole lui.
E' la storia di Grace, che non ha più alcun punto fisso nella propria vita a cui ancorarsi per provare a rimettersi in carreggiata. Grace che si è spezzata, che si vede come qualcosa di infinitamente piccolo, talmente minuscolo da essere trascurabile nell'intero ingranaggio del cosmo. Lei che non sa come frenare la rabbia che prova; che non se la sente di uscire da quel circolo vizioso in cui è entrata. Quello stesso circolo a cui Henry si è ritrovato legato, benché Grace non lo volesse.
E' la storia di un amore destinato fin da subito a fare male. Un amore che era già finito in partenza a causa di forze maggiori; forze che, benché Henry abbia provato a vincerle, non è riuscito a scalfire neppure di un millimetro. Un amore che, citando Neruda come ha fatto l'autrice, Henry alla fine vive segretamente, tra il cuore e l'anima, pur andando avanti con la propria vita.
E' la storia di due universi in rotta di collisione che, tuttavia, non riesco ad arrivare al momento dell'impatto, non riescono a trovarsi, troppo diversi, troppo distanti, divisi da presenza che non possono essere cancellate facilmente.
E anche se apparentemente non sembra, alla fine ogni nodo viene al pettine, ogni cosa viene fatta capire e ad ogni domanda viene data una risposta, senza lasciare niente al caso.
Scritto in prima persona, con uno stile che fa scorrere una pagina dopo l'altra come se fossero acqua, vediamo tutto tramite gli occhi e i pensieri di Henry, di cui viviamo i sentimenti, il dolore, l'accettazione, il superamento. E la redenzione.
Redenzione che è la parola chiave di tutto il romanzo, il tema portante. Redenzione non tanto in senso religioso, quanto come atto di una singola persona che mette a nudo le azioni che vede come errori, per le quali si ritrova a chiedere scusa e del cui peso, dopo aver dato loro voce, si libera. Redenzione per togliersi paure e catene di dosso per essere in pace con se stessi. Redenzione non in senso egoistico, ma come azione di cura per poter stare bene con se stessi e con gli altri.
E questo, credo fermamente, è uno dei pensieri più belli in cui mi sia mai imbattuta in vita mia.
Voto:
E... Dopo aver versato mari di lacrime per questo libro che mi ha aiutata a mettere delle cose in ordine nella mia vita, direi che oggi concludo qui, sperando vivamente che la recensione vi abbia incuriosito almeno un po' verso questo libro che è uno dei migliori che abbia mai letto in vita mai *^*. So che non è molto lunga come recensione, rispetto al mio solito, ma non volevo dire niente più di questo per non rovinarvi la lettura.
Ci sentiamo presto, promesso! <3
Un bacione, Letizia <3
Bellissima recensione😍
RispondiEliminaAvevo snobbato questo libro, ma mi sono ricreduto...da recuperare quanto prima
Ciao! ♡♡♡
EliminaAwww, grazie per i complimenti! ♡
Spero davvero che ti piaccia :). Lasciati trasportare dalla storia e vedrai che non te ne pentirai ;).
Un bacio! ♡♡♡