Ciao a tutti!
Come promesso, eccomi qui con la recensione riguardante questa trilogia che, nell'arco di una settimana, sono riuscita a finire senza troppi sforzi, ma che.... Beh, capirete nella recensione, ahahah ;). Quindi, meglio se inizio u.u
Titolo(i): Scarlett (#1), Il bacio del demone (#2), La terza luna (#3)
Autore: Barbara Baraldi
Editore: Mondadori
Prezzo: € 22,00 (volume unico)
Trama: Scarlett ha sedici anni e un nome rosso come il fuoco ma sono due occhi di ghiaccio a trafiggerle il cuore. Quando vede Mikael, il bassista dei dead Stones, sul palco al concerto della scuola, capisce subito che niente sarà più come prima. E' irresistibile, talmente bello da non sembrare vero. Anche Mikael sembra essere attratto da Scarlett, eppure un attimo dopo la respinge come se un'ombra misteriosa incombesse su di lui e non gli permettesse di abbandonarsi ai sentimenti.
Il giorno in cui il bibliotecario della scuola viene assassinato da una creatura soprannaturale, Scarlett scopre il segreto di Mikael. Non è umano, lui è un Guardiano, un Mezzo Demone. Il suo compito è difendere gli umani dalle incursioni dei Demoni, preservando così l'equilibrio tra i due mondi.
L'a'more tra Mikale e Scarlett è impossibile. Se il ragazzo si abbandonasse fino in fondo alle passioni la sua componente demoniaca prenderebbe il sopravvento, rischierebbe di precipitare all'inferno e di compromettere per sempre la sua missione sulla Terra.
Mentre la guerra tra Demoni e Guardiani si fa ogni giorno più accesa, Mikael e Scarlett insieme devono combattere per salvare il loro amore. Un amore talmente grande da rendere, forse, possible anche l'impossibile.
Recensione: Parto dalle parti positive, così almeno vi mettete comodi. Perché quando arriverò a parlare dei difetti di questa trilogia, non so se risponderò delle mie azioni e delle mie parole (con questo, non voglio offendere nessuno - né fan, né opera, né autrice - non mi permetterei mai, esprimo solo quello che penso).
Allora, di positivo abbiamo lo stile, semplice e scorrevole, e la trama di fondo che non è male, se si guarda il filo conduttore di tutto quanto: una storia di demoni e mezzi demoni (il mio mondo, in poche parole), amore, misteri, leggende che diventano realtà, Bene e Male che continueranno sempre a scontrarsi. Questi piccoli elementi base erano perfetti, giuro.
Ma è il come l'autrice ha sviluppato e trattato il tutto, che ha fatto perdere gran parte del potenziale della storia (perché, per me, tutte le storie hanno un potenziale non indifferente; il resto va in base a chi scrive).
Direi quindi di partire con gli elementi negativi (e intanto cerco di mantenere la calma, ma ripeto che non posso garantire più di tanto).
Innanzitutto, la trama è piena di cliché visti e rivisti e stravisti, presentati senza originalità:
- la protagonista si trasferisce a causa del lavoro di suo padre e deve cominciare una nuova scuola dove (come nelle commedie americane):
- incontra il trio delle "bulle/barbie" (che ovviamente si credono di essere le migliori)
- trova amiche super favolose fin dal primo secondo
- tutti i ragazzi all'improvviso cominciano a ronzarle intorno (quando nella vecchia scuola nessuno se la filava)
- il trio dei figoni della scuola (Mikael - il bravo ragazzo - e Vincent - il bad boy della situazione che... E' IL MIO AMORE, E' MIO MARITO, cioè una delle pochissime cose che si salva in questa trilogia u.u - e Ofelia - LA MIA BAMBINA, la seconda cosa bella di questa storia) quasi per forza di cose deve entrare nella vita di Scarlett
- quest'ultima che si ritrova catapultata senza perché in un mondo di cui prima non sapeva niente (aka,: mondo dei demoni, dell'inferno e così via)
- sempre l'eroina che si ritrova CONSTANTEMENTE in pericolo (e che non fa poi niente di concreto, ma a questo punto ci arrivo dopo)
- sempre lei che si innamora del figone di turno ed il loro amore è talmente potente da sconfiggere tutto quanto
- frasi dette e ridette, luoghi comuni a non finire.
- la protagonista si trasferisce a causa del lavoro di suo padre e deve cominciare una nuova scuola dove (come nelle commedie americane):
- incontra il trio delle "bulle/barbie" (che ovviamente si credono di essere le migliori)
- trova amiche super favolose fin dal primo secondo
- tutti i ragazzi all'improvviso cominciano a ronzarle intorno (quando nella vecchia scuola nessuno se la filava)
- il trio dei figoni della scuola (Mikael - il bravo ragazzo - e Vincent - il bad boy della situazione che... E' IL MIO AMORE, E' MIO MARITO, cioè una delle pochissime cose che si salva in questa trilogia u.u - e Ofelia - LA MIA BAMBINA, la seconda cosa bella di questa storia) quasi per forza di cose deve entrare nella vita di Scarlett
- quest'ultima che si ritrova catapultata senza perché in un mondo di cui prima non sapeva niente (aka,: mondo dei demoni, dell'inferno e così via)
- sempre l'eroina che si ritrova CONSTANTEMENTE in pericolo (e che non fa poi niente di concreto, ma a questo punto ci arrivo dopo)
- sempre lei che si innamora del figone di turno ed il loro amore è talmente potente da sconfiggere tutto quanto
- frasi dette e ridette, luoghi comuni a non finire.
Poi, parlando dei personaggi, anzi, principalmente della protagonista, cosa dire?
E' una insicura cronica, non pensa quasi mai prima di agire; le sue scelte non sono sempre razionali , anzi, quasi mai(io dico, se le persone ti dicono che in un posto non ci devi andare, tu perché, cara Scarlett, ci vai e ti ritrovi costantemente nei guai?!?!?!); di fatti concreti fa davvero poco (però ammetto che a volte, quel poco che è riuscita a fare è servito ogni tanto); non sa mai difendersi e ha bisogno dei suoi cavalieri (povero Vincent, l'amore mio!!!! - si vede che di Mikael me ne importa meno di zero?) per tornare a casa e salva, due cavalieri che quasi sempre ci rimettono le penne; crede che il mondo ruoti solo introno a lei e. Non posso dire che è coraggiosa, per lo stesso motivo delle sue scelte; la definirei più incosciente e sconsiderata, questo sì (e non importa se "per amore si fa tutto" perché non è così, ci sono dei limiti che a volte è bene non superare).
La storia si sviluppa nell'arco di tre anni. Quindi, all'inizio, Scarlett ha sedici anni, nel secondo libro diciassette e nell'ultimo diciotto. Ora, sarà che forse sono troppo dura, ma a me è sembrato di leggere di una tredicenne che poi diventa quindicenne; mi è sembrato di aver a che fare con una bambina, soprattutto per il suo modo di pensare che non si addice all'età scelta nella storia.
Per quanto riguarda gli altri personaggi, sono tutti molto stereotipati, dal primo all'ultimo (anche Vincent, purtroppo - ma non posso farci niente se lo adoro lo stesso, il mio debole per i bad boy che si rivelano tutt'altro non passerà tanto preso :3 *^*).
Poi, i dialoghi non sembrano minimamente reali. Di solito, quando leggo un libro, ho bisogno che il parlato dei personaggi sia legato al tempo in cui la storia è collocata: questa trilogia è ambientata ai giorni nostri, eppure il modo di parlare dei personaggi non è minimamente reale! Troppo lirico, troppo poetico, anche per il miglior poeta di tutti i tempi (Baudelaire, vieni dalla mamma!!!! *^*).
In seguito, le emozioni sono presentate in un modo che, devo essere sincera, non mi ha coinvolto per niente, tutt'altro, mi ha fatta diventare insofferente a ciò che provavano i personaggi (Vincent e Ofelia a parte :3 *^*) tanto da farmi a volte arrabbiare per le loro azioni/reazioni. I grandi dolori che Scarlett si ritrova ad affrontare (la morte del bibliotecario che era diventato un suo caro amico ne è un esempio) non sembrano per niente grandi dolori, anzi, sembrano solo il lamento continuo e martellante di una ragazza che non vuole crescere (e lo so che per alcuni traumi serve tempo, lo capisco, in fondo sono umana pure io; ma è il come tutte le emozioni della protagonista sono state descritte - il dolore soprattutto - che non mi è piaciuto proprio per niente).
Scarlett tende ad esagerare tutto quanto, tanto che a volte mi ha fatto chiudere il libro dalla rabbia.
Le sue emozioni, se fossero state descritte in modo diverso, più approfondito e non messe lì e poi riprese con superficialità in seguito, sarebbero state una grandissima marcia in più per questa storia; una marcia che però non è stata utilizzata nel modo giusto.
E voi sapete quanto io tenga alle emozioni dei personaggi; per me sono la parte fondamentale di un libro; se mancano o sono scritte in un modo che non coinvolge, per me il libro perde tutto (o quasi).
Da ultimo, c'è da dire che questa storia, anche se è fantasy, questo suo genere è messo in risalto come Twilight (e voi sapete quanto ho detestato quella tetralogia), cioè è stato trattato come una componente accessoria, che non è riuscita ad esaltare nella storia.
Ripeto, non è per offendere nessuno, ma questo è ciò che mi è saltato davanti agli occhi durante la lettura. Spero di non aver offeso nessuno perché non era mia intenzione, lo sapete che non mi permetterei mai.
Lo consiglio ad una fascia di età compresa tra gli undici ed i quattordici anni, non di più.
Detto questo, io oggi chiudo qui; ci sentiamo presto!
Fatemi sapere che cosa ne pensate, ci conto!!!!! *^*
Un bacione, Letizia <3
P.s.: ho dato il voto che vedrete a questa trilogia perché volevo premiare quel filo conduttore di base che sarebbe stato adbfaijfbaiof, meraviglioso *^*. Se non fosse stato per quello, avrei dato di meno, posso assicurarlo u.u
Social:
E' una insicura cronica, non pensa quasi mai prima di agire; le sue scelte non sono sempre razionali , anzi, quasi mai(io dico, se le persone ti dicono che in un posto non ci devi andare, tu perché, cara Scarlett, ci vai e ti ritrovi costantemente nei guai?!?!?!); di fatti concreti fa davvero poco (però ammetto che a volte, quel poco che è riuscita a fare è servito ogni tanto); non sa mai difendersi e ha bisogno dei suoi cavalieri (povero Vincent, l'amore mio!!!! - si vede che di Mikael me ne importa meno di zero?) per tornare a casa e salva, due cavalieri che quasi sempre ci rimettono le penne; crede che il mondo ruoti solo introno a lei e. Non posso dire che è coraggiosa, per lo stesso motivo delle sue scelte; la definirei più incosciente e sconsiderata, questo sì (e non importa se "per amore si fa tutto" perché non è così, ci sono dei limiti che a volte è bene non superare).
La storia si sviluppa nell'arco di tre anni. Quindi, all'inizio, Scarlett ha sedici anni, nel secondo libro diciassette e nell'ultimo diciotto. Ora, sarà che forse sono troppo dura, ma a me è sembrato di leggere di una tredicenne che poi diventa quindicenne; mi è sembrato di aver a che fare con una bambina, soprattutto per il suo modo di pensare che non si addice all'età scelta nella storia.
Per quanto riguarda gli altri personaggi, sono tutti molto stereotipati, dal primo all'ultimo (anche Vincent, purtroppo - ma non posso farci niente se lo adoro lo stesso, il mio debole per i bad boy che si rivelano tutt'altro non passerà tanto preso :3 *^*).
Poi, i dialoghi non sembrano minimamente reali. Di solito, quando leggo un libro, ho bisogno che il parlato dei personaggi sia legato al tempo in cui la storia è collocata: questa trilogia è ambientata ai giorni nostri, eppure il modo di parlare dei personaggi non è minimamente reale! Troppo lirico, troppo poetico, anche per il miglior poeta di tutti i tempi (Baudelaire, vieni dalla mamma!!!! *^*).
In seguito, le emozioni sono presentate in un modo che, devo essere sincera, non mi ha coinvolto per niente, tutt'altro, mi ha fatta diventare insofferente a ciò che provavano i personaggi (Vincent e Ofelia a parte :3 *^*) tanto da farmi a volte arrabbiare per le loro azioni/reazioni. I grandi dolori che Scarlett si ritrova ad affrontare (la morte del bibliotecario che era diventato un suo caro amico ne è un esempio) non sembrano per niente grandi dolori, anzi, sembrano solo il lamento continuo e martellante di una ragazza che non vuole crescere (e lo so che per alcuni traumi serve tempo, lo capisco, in fondo sono umana pure io; ma è il come tutte le emozioni della protagonista sono state descritte - il dolore soprattutto - che non mi è piaciuto proprio per niente).
Scarlett tende ad esagerare tutto quanto, tanto che a volte mi ha fatto chiudere il libro dalla rabbia.
Le sue emozioni, se fossero state descritte in modo diverso, più approfondito e non messe lì e poi riprese con superficialità in seguito, sarebbero state una grandissima marcia in più per questa storia; una marcia che però non è stata utilizzata nel modo giusto.
E voi sapete quanto io tenga alle emozioni dei personaggi; per me sono la parte fondamentale di un libro; se mancano o sono scritte in un modo che non coinvolge, per me il libro perde tutto (o quasi).
Da ultimo, c'è da dire che questa storia, anche se è fantasy, questo suo genere è messo in risalto come Twilight (e voi sapete quanto ho detestato quella tetralogia), cioè è stato trattato come una componente accessoria, che non è riuscita ad esaltare nella storia.
Ripeto, non è per offendere nessuno, ma questo è ciò che mi è saltato davanti agli occhi durante la lettura. Spero di non aver offeso nessuno perché non era mia intenzione, lo sapete che non mi permetterei mai.
Lo consiglio ad una fascia di età compresa tra gli undici ed i quattordici anni, non di più.
Detto questo, io oggi chiudo qui; ci sentiamo presto!
Fatemi sapere che cosa ne pensate, ci conto!!!!! *^*
Un bacione, Letizia <3
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