Bellissime persone, ciao! <3
Nuovo giorno, nuovo libro concluso (poco fa, a essere onesta ;)), nuova recensione qui per voi ;). Senza ulteriori indugi, vi auguro buona lettura (ricordo che il libro in questione è in inglese, e il livello è medio) ;).
Titolo: Logan (Preston brothers #2)
Autore: Jay McLean
Editore: Autopubblicato
Data di pubblicazione: 1 ottobre 2017
Pagine: 394 (ebook); 392 (cartaceo)
Prezzo: $4,99 (ebook); $14,99 (cartaceo)
Genere: Young Adult, romance, drammatico
Trama: (tradotta da me) Da bambino, Logan Preston erano un monello.
Durante l'adolescenza, è diventato un cattivo ragazzo.
E adesso, a diciannove anni, nessuno sa cosa diavolo aspettarsi.
Abbandonata la scuola, Logan Preston è un drogato buono a nulla.
Una pecora nera.
Una delusione.
Il peggiore teppista tra tutti i fratelli Preston.
O per lo meno, è così che tutti lo fanno sentire in città.
Logan Preston ha dei segreti.
Così oscuri e così profondi sotto la superficie che il solo modo che ha per combatterli è farsi.
Indossa la sfrontatezza come una maschera.
L'arroganza come un'armatura.
Tutto fino a che una ragazza, una notte, non gli pone una domanda che gli cambia la vita:
Cosa c'è sotto la tua spavalderia, Logan Preston?
Recensione: Sono felice di aver continuato a dare possibilità ai libri di Jay McLean: alcuni della serie More than non sono stati proprio il massimo, e credo perché, all'epoca, l'autrice non aveva ancora trovato la sua voce, il suo stile, il suo modo di far parlare i personaggi. Dall'ultimo libro della serie More than, che è More than enough, le cose sono cambiate, e in meglio a mio parere. Perché ora i libri che leggo hanno corpo, coerenza, voce, e toccano tasti che, boh, mi lasciano davvero senza parole. Non li reputo libri da cinque stelle (perché i libri da cinque stelle sono quelli che letteralmente mi lasciano senza parole, senza nient'altro che non sia il libro), ma almeno per quanto mi riguarda posso affermare con totale onestà che sono libri fatti bene, molto. Da tantissimi punti di vista (ok, forse ogni tanto ci sono un - bel - po' di cliché, ma non stonano nel complesso delle storie ;)). Logan non fa eccezione.
Perché sono libri che hanno coerenza, in ogni loro angolo. Hanno una causa che li scatena, e conseguenze. Hanno personaggi che si ritrovano ad affrontare traumi (che plausibilmente chiunque può aver vissuto sulla propria pelle), che crescono, maturano, che vengono a patti con se stessi, che imparano a conoscersi, a volersi bene. Personaggi che si sentono persi (in un modo che, a mio parere, un po' accomuna ogni persona su questo pianeta ;)) e che un po' per volta ritrovano la strada, anche grazie alle persone che incontrano. Che vivono vite bene o male alquanto verosimili, a mio parere, che mostrano che gli esseri umani non sono perfetti ma provano comunque, fanno tentativi, sbagliano.
E io adoro tutto questo. Adoro che l'autrice rimarchi il fatto che chiunque può farcela, che ha tutte le carte in regola per rimettersi in piedi, per riappropriarsi della propria vita e ripartire. Adoro che presenti situazioni, legami, relazioni sane, in cui le persone sono davvero ascoltate, accettate, comprese per quello che sono, appoggiate in ogni scelta che le porti a essere felici. Adoro che ci siano esempi così, sani, buoni.
Nello stesso modo in cui adoro che queste storie scorrano così bene, lisce come l'olio. Grazie anche allo stile decisamente scorrevole, alla costruzione e introspezione più che buona dei personaggi, che ogni singola volta mi permette di capire con profondità e chiarezza cosa i protagonisti vivono, cosa li ha portati a una certa situazione, a capire i perché delle loro azioni, a capirne le cause e le conseguenze. Che si svolgono con coerenza (non smetterò mai di ripeterlo).
In particolare, per quanto riguarda questo volume della serie, sono rimasta molto, molto, molto soddisfatta dal modo in cui l'autrice ha trattato un certo tema e le conseguenze che questo tema, questa situazione, ha portato nella vita di uno dei due protagonisti. Un tema delicato, che l'autrice secondo me ha tratto con cura, con attenzione. Avrebbe potuto fare un lavoro migliore? Secondo me sì, per quanto riguarda la trattazione del tema in questione, perché credo che abbia un po', forse involontariamente, romanticizzato la portata di questo tema e delle sue conseguenze. Il risultato, per quanto riguarda il piacere della lettura in sé è buono, ma credo che se l'autrice avesse fatto un passo ulteriore per quanto riguarda questo tema, l'opera sarebbe stata ancora migliore. Perché comunque il libro è buono nel complesso, molto buono. Molto godibile, che attrae come una calamita. E che personalmente ha fatto un po' tanto a brandelli il mio cuore. Come non succedeva da un po' nella lettura di un libro.
Consigliato? Sì, più che sì ;).
Voto:
Detto questo, la sottoscritta vi saluta e vi dà appuntamento al prossimo post ;).
Grazie di tutto, sul serio. Non lo dico mai tanto per dire.
Un bacione, Letizia <3
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