lunedì 14 agosto 2017

Recensione libro "Raccontami di un giorno perfetto" di Jennifer Niven

Ciao a tutti! <3
Oggi sono qui per parlarvi di un libro che ho finito di leggere giusto ieri sera. Un libro che... Mi ha distrutta (e che, già da ora, vi consiglio con tutto il cuore *^*). Spero che la recensione vi piaccia e, soprattutto, vi incuriosisca almeno un po' ;). Buona lettura! <3


Titolo: Raccontami di un giorno perfetto
Titolo originale: All the bright places
Autore: Jennifer Niven
Editore: De Agostini
Data di pubblicazione: 6 gennaio 2015
Pagine: 400
Prezzo: €10,90
Genere: Young Adult

Trama: E' una gelida mattina di gennaio quella in cui Theodore Finch decide di salire sulla torre campanaria della scuola per capire come ci si sente a guardare di sotto. L'ultima cosa che si aspetta, però, è di trovare qualcun altro lassù, in bilico sul cornicione a sei piani d'altezza. Men che meno Violet Markey, una delle ragazze più popolari del liceo. Eppure, Finch e Violet si somigliano più di quanto possano immaginare. Sono due anime fragili: lui lotta da anni con la depressione, lei ha visto morire la sorella in un terribile incidente d'auto. E' in quel preciso istante che i due ragazzi provano per la prima volta la vertigine che li legherà nei mesi successivi. I giorni, le settimane in cui un progetto scolastico li porterà alla scoperta dei luoghi più bizzarri e sconosciuti del loro Paese e l'amicizia si trasformerà in un amore travolgente, una drammatica corsa contro il tempo. E alla fine di questa corsa, a rimanere indelebile nella memoria sarà l'incanto di una storia d'amore tra due ragazzi che stanno per diventare adulti. Quel genere di incanto che solo le giornate perfette sono capaci di regalare.

Recensione: Sarò sincera, faccio davvero fatica a togliermi di dosso ciò che questo libro mi ha lasciato, soprattutto nell'ultimo centinaio di pagine. E' una sensazione forte, intensa che, se ci ripenso pure adesso, continua a farmi rabbrividire. Una sensazione bella, sul serio: il messaggio di questa storia, per quanto mi riguarda, ha centrato in pieno il bersaglio.
Devo ammettere che questa non è la prima storia che leggo che parla di suicidio, di come superare la scomparsa di una persona cara, di ricominciare a vedere la vita a colori dopo il dolore e la perdita. Storie che trattano di questi temi ne ho lette abbastanza.
Quindi, a livello di trama, non sono rimasta colpita tanto per il contenuto, quanto per come questo contenuto è stato scritto e, soprattutto, per come le emozioni dei due personaggi principali (dai cui punti di vista alternati è narrata l'intera vicenda) mi sono arrivate fin dentro le ossa. E' una storia, questa, che si rivela pian piano, pagina dopo pagina, che lentamente si dispiega per ciò che è davvero. Esattamente come i personaggi.
Personaggi in cui mi sono ritrovata molto più di quanto avrei potuto immaginare.
Violet deve fare i conti con più di un peso da portare sulle spalle: la scomparsa della sorella di cui continua a incolparsi, le aspettative dei genitori e dei suoi cosiddetti amici, il non riuscire più a scrivere, il non sapere più cosa voglia davvero fare della sua vita. Si tiene dentro tutta la rabbia che prova per ciò che è successo. Una rabbia che, lentamente, la sta schiacciando e le impedisce di godere pienamente di coloro e di ciò che ha ancora accanto a sé. Una rabbia che, grazie a Theodore, Violet lentamente lascia andare, per fare entrare al suo posto l'amore e, alla fine del libro, la speranza. Secondo me, comunque, Violet non è il vero fulcro della storia. Certo, è un personaggio importantissimo, l'altra parte della medaglia. Ma non penso sia tramite lei (come persona/personaggio) che si capisce davvero ciò su cui l'autrice voleva far riflettere, ma tramite i pensieri che, nelle ultime pagine, si ritrova a fare a proposito di Theodore.
Theodore (che, nel corso della storia, viene sempre chiamato Finch) che, a mio parere, è il vero fulcro di tutta la storia, incentrata soprattutto, a come lui vive le proprie emozioni. O meglio, a come lui cerchi costantemente di nasconderle, di evitare che qualcuno possa anche solo intravedere cosa provi davvero. Tutto di Theodore lavora affinché la tristezza e il dolore che prova non trovino una via d'uscita. Cerca di esorcizzare tutto quanto, di non preoccuparsi di ciò che la gente può pensare di lui. Cerca di non pensare e basta. Per questo è sempre in movimento, letteralmente. Per questo motivo non riesce mai a trovare quella serenità, quella pace che continua a cercare. Una serenità per la quale non riesce, non vuole chiedere aiuto a nessuno (proprio come Violet che, per superare la perdita della sorella, si rifiuta di farsi dare una mano da chi potrebbe davvero fare qualcosa di concreto per lei).
Violet e Theodore, per certi versi, sono simili, molto più di quanto immaginino. Ma ci sono alcune cose che li differenziano enormemente. Cose di cui Violet si rende conto e che fa di tutto per sanare, perché tiene davvero a Theodore. Cose di cui lui, invece, cerca in ogni modo di negare l'esistenza. Entrambi sono schiacciati dalle proprie emozioni, dai pesi che si portano dentro. Solo che Violet, alla fine, riesce a trovare la risposta che le serve per stare bene davvero. Una risposta che Theodore, al contrario, non riesce a raggiungere.
La cosa che mi ha colpita più del rapporto che lega Theodore e Violet è il fatto che entrambi si vedono e si amano per ciò che sono davvero, senza scorciatoie, senza mezze misure. Si amano e, anche se credo fermamente che la loro storia d'amore non è il centro di tutto, è bello vedere quanto si vogliano bene e, soprattutto, quanto considerino importante l'altro, quanto vogliano godere il più possibile della presenza dell'altro nella propria vita.
Ciò che più mi ha colpito di questa storia è la riflessione che la Niven fa delle persone attorno a Theodore: la famiglia, i pochi amici, il resto della scuola. Tutti loro hanno sempre pensato che i comportamenti disperati di lui (comportamenti che loro hanno sempre considerato come bizzarri, da "schizzato") fossero semplicemente parte del carattere del ragazzo. Nessuno si è mai chiesto cosa li avesse effettivamente scatenati. Nessuno si è mai chiesto il perché lui fosse così, o meglio, il perché si comportasse in un determinato modo. A parte Violet (e lo psicologo che lo seguiva a scuola), nessuno si è mai interessato davvero a lui. A parte Violet, nessuno l'ha mai amato davvero, nessuno l'ha mai guardato davvero.
L'indifferenza per il dolore altrui, la totale noncuranza per gli altri, il fatto che non sia per niente peso alle parole che si usano nei confronti degli altri. Oltre alla depressione, al suicidio, al dolore, al fatto di non sapere come fidarsi degli altri e come confidarsi con loro, sono questi i temi che la Niven affronta in questa storia. Temi che, a mio parere, sono stati analizzati e descritti molto bene, con uno stile molto semplice e scorrevole (anche se, a volte, mi è sembrato che mancasse qualche informazione in più). Temi, questi, che mi hanno distrutta (come mi ha distrutta la storia in sé), che mi hanno lasciata senza parole, a tremare per la rabbia e la tristezza. Temi forti e, purtroppo, atrocemente attuali.
Vi consiglio calorosamente questa storia. E' una delle più belle, toccanti e dure dure che abbia mai letto. Una storia che aiuta a riflettere, a riflettere davvero su ciò che proviamo e su ciò che ci circonda. Una storia bellissima, che mi ha conquistata e segnata in un modo che mai avrei creduto possibile.

Voto:

Con questo, oggi chiudo qui. Spero davvero che la recensione vi sia piaciuta e che, soprattutto, vi abbia messo almeno una piccola pulce nell'orecchio. Fatemi sapere, vi aspetto!
Come sempre, grazie infinite per tutto! A presto! <3
Un bacione, Letizia <3

6 commenti:

  1. Ho letto questo libro l'anno scorso e purtroppo non mi era piaciuto granché... Probabilmente non sono riuscita a cogliere appieno il significato dietro ogni particolare della trama, ma sono pronta a dare a quest'autrice un'altra chance e leggere qualche altro suo libro! 😊

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    1. Ciao cara! <3
      A me è piaciuto moltissimo perché mi sono ritrovata tremendamente tanto in Finch.
      Spero che il secondo romanzo YA della Niven sia altrettanto bello *^*.
      Un bacio e grazie per essere passata! <3

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  2. Questo libro ultimamente è ovunque! Io lo conoscevo da un po' solo per nome, non l'avevo mai preso molto in considerazione, però per il modo in cui ne hai parlato mi hai incuriosito!
    Chissà, magari potrebbe rientrare tra i miei acquisti!

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    1. Ciao cara! <3
      Siii, ti prego, prendilo!!! Sono sicura che non te ne pentirai ;).
      Un bacio e grazie per essere passata! <3

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