giovedì 28 aprile 2022

Recensione libro "Dream of you" di J. Lynn / Jennifer L. Armentrout

Bellissime persone, ciao! <3
Nuova storia letta, nuova recensione qui per voi ;). Buona lettura! <3
Informazione di servizio: il volume al momento è disponibile solo in inglese; il livello di lingua è medio.


Titolo: Dream of you (Wait for you #4.5)
Autore: J. Lynn / Jennifer L. Armentrout
Editore: Evil Eye Concepts
Data di uscita: 16 giugno 2015
Pagine: 141   
Prezzo: $2,99 (ebook); $9,99 (cartaceo)
Genere: Romance, New Adult, contemporary, contemporary romance, drammatico

Trama: (tradotta da me) Abby Erikson non è alla ricerca di un'avventura di una notte, di una relazione o di qualunque cosa coinvolga del tempo da soli. Ma quando assiste a un crimine scioccante, si ritrova nelle mani dell'uomo più sexy che abbia mai visto: Colton Anders. Il suo compito è proteggerla, ma con ogni sguardo, ogni tocco, ogni bacio bollente, Abby è in pericolo non solo di perdere la vita, ma anche il suo cuore.

Recensione: Novella breve, recensione altrettanto breve. Perché benché sia vero che mi sto stufando a scrivere le stesse cose (perché sfortunatamente per noi - me e chi di voi mi sta leggendo <3 - le mancanze cominciano a essere tutte le stesse, dello stesso identico stampo), mi sono prefissata un obiettivo e voglio continuare a portarlo avanti (il fatto che alla fine dei conti il romance sia uno dei miei generi preferiti, da un lato - molto sottile in alcuni casi, come questo - gioca un po' a favore, ma pochino pochino pochino).
Stile fluido, scorrevole come sempre: niente da dire.
La coppia di per sé è carina (Colton è di una dolcezza assurda: mi ha fatta sciogliere *^* - ed è forse uno dei pochi elementi più che positivi di questa novella).
La trama avrebbe potuto essere buona se l'autrice avesse bilanciato la parte un po' più thriller con quella romantica. L'esito non sarebbe stato malvagio (non sono fan del thriller quando si parla di romance: è un'accoppiata che in generale mi mette molto a disagio, che non leggo molto volentieri). Il punto è che, alla fine dei giochi, la suspense data dall'inizio va a farsi benedire, anche a causa di alcuni commenti del tutto fuori luogo da parte della protagonista che, benché ventottenne, sembra comportarsi da ragazza di quattordici anni per il modo in cui pensa e si rapporta ad alcune cose (solo per certi frangenti; l'appunto non vale davvero per tutto). Un'idea buona, uno sviluppo mediocre.
Ecco, mediocre sarebbe l'aggettivo giusto per descrivere questa storia, che resta a galla, (molto) a malapena nella media perché, sfortunatamente, troppo simile ad altre che ho già letto nella scrittura, nel modo in cui la situazione (= relazione) è portata avanti e in cui i personaggi si rapportano tra loro. Stesso tono, stesse dinamiche prese e copiate in un numero non definibile di libri romance.
L'introspezione, benché presente, è povera, insieme a una crescita nella protagonista che, di nuovo, si ha solo nelle ultime due pagine del libro (almeno per come ho vissuto io la storia); una coppia che parla e non parla (cioè parla ma a volte senza centrare mai il problema, il fulcro della questione) e una generalizzata superficialità, fretta, nella trattazione e nella scrittura (che per quanto mi riguarda si traduce in un prodotto povero ed estremamente poco curato).
Un libro complessivamente godibile, che si fa leggere e che intrattiene, ma che boh, non mi ha dato niente. Anche a causa della protagonista che, se da una parte ho apprezzato (specie per come parla delle proprie insicurezze, che sono normali, quotidiane e che ci stanno alla grande), dall'altra mi ha fatto cadere le braccia per come si rapporta al suo passato e al suo presente. Nello stesso modo in cui Colton si rapporta a quello che ha vissuto e a cosa sta vivendo.
Altra cosa che non ho sopportato è stata il fatto che l'autrice abbia menzionato nomi di altri autrici (conosciutissime, con le quali la Armentrout è amica) all'interno della storia. Sembrava volesse far loro pubblicità, e se da una parte ci può stare, dall'altra avrei preferito vedere questa cosa fatta in modo mooolto, mooolto, mooolto, più sottile (gusto mio personalissimo eh, non toglie niente alla storia di per sé).
Il volume è un po' un poutpuorri di cose, di elementi abbozzati e messi lì, decisamente poco curati (se non addirittura non curati quasi per niente). E ok che è una novella, e che quindi la questione lunghezza, per certi versi, non gioca a favore della coesione e coerenza interna della storia. Il punto è che tuttavia l'autrice è riuscita a tirare fuori qualcosa di molto più coerente e ben riuscito con Believe in me, che è un racconto di a malapena venti (VENTI!) pagine. Quindi, boh.
Poteva essere un prodotto migliore? Decisamente sì, perché la Armentrout ha dato prova di saper tirare fuori qualcosa di decente con Stai qui con me e Believe in me. Il fatto è che davvero non capisco dove tutta quella bellezza sia andata a finire (spero non nel cestino perché sul serio mi sentono fino ai Caraibi). Pazienza.
Non lo boccio perché, alla fine dei conti, mi sono sentita intrattenuta e leggere di questa coppia in fin dei conti mi è piaciuto. Ma non posso chiudere gli occhi davanti a cose che, almeno per me, non funzionano.

Voto:

Detto questo, la sottoscritta vi saluta qui e vi dà appuntamento al prossimo post ;).
Grazie di tutto <3
Un bacione, Letizia <3

Nessun commento:

Posta un commento