Ciao a tutti! <3
Oggi sono qui per parlarvi di un libro che ho concluso in questi ultimi giorni (poco dopo la fine effettiva dell'estate o.O - di cui ho postato il Wrap up che potete trovare QUI) dal quale mi aspettavo parecchio ma che... Meglio se andiamo avanti, così capite meglio ;).
Titolo: Più veloce dei ricordi
Titolo originale: Life at these speeds
Autore: Jeremy Jackson
Editore: Giunti
Anno di pubblicazione: 2017
Pagine: 382
Prezzo: €12,00
Genere: Young Adult
Trama: Kevin è un giovane corridore promettente ma senza troppa convinzione. Tutto cambia quando una notte, dopo una gara, il pulmino che riporta a casa i suoi compagni di squadra, la fidanzata, l'allenatore, finisce tragicamente in un fiume. Solo Kevin si salverà, perché quella notte stava tornando a casa in auto con i suoi genitori.
Nei mesi successivi la corsa diventa la sua vita: mentre corre si sente avvolto da un silenzio che attutisce il dolore. In pochi anni comincerà ad accumulare record su record, trasformandosi in una promessa nazionale, idolo del pubblico, ma non tutti si lasciano abbagliare dal suo successo. Gregory, il nuovo allenatore, gli lancia una domanda scomoda: "Per chi vinci? Lo fai per te?". E poi c'è Henny, la compagna di corse che adora i temporali estivi e con la sua sincerità priva di compromessi sa bucare la scorza di Kevin. Grazie anche a loro Kevin imparerà di nuovo a entrare in contatto con le proprie emozioni, a recuperare i ricordi del passato per poterne creare di nuovi nel presente, a vivere combattendo per quello che realmente vuole e non solo per quello che gli altri si aspettano da lui.
Recensione: (Vi avverto che questa sarà una recensione molto breve, e presto capirete perché ;)). Ho acquistato questo libro perché il book trailer che la Giunti mise in onda per pubblicizzarlo mi aveva incuriosita talmente tanto che, alla fine, mi sono detta: "Questo libro deve essere mio". Cosa che è effettivamente accaduta, soprattutto a causa del fatto che questa è la prima volta che mi imbatto in una storia in cui la corsa ha un posto di veramente altissimo livello.
Mi aspettavo una storia densa di introspezione, di fatica compiuta dal protagonista per rimettersi insieme, di temi trattati con delicatezza ai quali dare il giusto spazio e il giusto peso, di personaggi secondari ben costruiti e fondamentali per ciò che accade. O almeno, leggendo la trama, queste sono state le prime cose che mi sono venute in mente.
Tuttavia... Ho trovato esattamente l'opposto di quello che avevo immaginato. E non sto scherzando.
Non ho trovato la storia coinvolgente per quanto riguarda ciò che effettivamente succede. Non ho trovato né il protagonista né gli altri personaggi con cui veniamo a contatto analizzati, descritti: giuro che, anche adesso che ho concluso il libro, non ho idea (diciamo pure che è altamente vaga, vaghissima) di chi sia davvero Kevin, di chi siano i suoi genitori, i suoi amici, la famosa Henny; non sono riuscita a capire niente di nessuno; e questo, almeno secondo me, è dovuto al fatto che l'introspezione rasenta l'assenza in questo romanzo. Come rasentano lo zero anche i temi: dov'è la fatica per superare il lutto? Dov'è l'appoggio dei genitori e dov'è la loro presenza accanto al figlio? Dove sonno gli amici? Dov'è la crescita interiore che qualsiasi altra persona, in una situazione come quella di Kevin, vivrebbe e affronterebbe per stare bene? Dove sono tutte queste piccole cose che, almeno secondo la mia opinione, sono le basi per quelle storie in cui si narra come il protagonista cerchi di affrontare un lutto?
Io non le ho trovate.
E' tutto piatto.
Non c'è niente che risalta rispetto al resto, niente che salta all'occhio, niente che cattura l'attenzione.
Rispetto a quello che, penso, ci dovrebbe essere, si trovano descrizioni spesso inutili (che, secondo me, non c'entrano assolutamente niente con la storia) e informazioni che non servono alla linea (apparente) che la storia segue (o, meglio, dovrebbe seguire).
Lo stile è molto semplice e scorre, ma non è che mi abbia entusiasmata più di tanto.
Nel complesso, devo ammettere che adoro l'idea di partenza, l'idea della trama. Ma sono rimasta molto delusa da come poi l'autore l'ha messa su carta.
Con questo, la sottoscritta vi saluta e vi manda un bacione immenso! <3
Ci sentiamo presto ragazzi (o almeno lo spero dato che, causa università, quest'anno praticamente non avrò tempo neppure per respirare - come se non avessi già abbastanza impegni o.O).
Un bacione, Letizia <3
Titolo: Più veloce dei ricordi
Titolo originale: Life at these speeds
Autore: Jeremy Jackson
Editore: Giunti
Anno di pubblicazione: 2017
Pagine: 382
Prezzo: €12,00
Genere: Young Adult
Trama: Kevin è un giovane corridore promettente ma senza troppa convinzione. Tutto cambia quando una notte, dopo una gara, il pulmino che riporta a casa i suoi compagni di squadra, la fidanzata, l'allenatore, finisce tragicamente in un fiume. Solo Kevin si salverà, perché quella notte stava tornando a casa in auto con i suoi genitori.
Nei mesi successivi la corsa diventa la sua vita: mentre corre si sente avvolto da un silenzio che attutisce il dolore. In pochi anni comincerà ad accumulare record su record, trasformandosi in una promessa nazionale, idolo del pubblico, ma non tutti si lasciano abbagliare dal suo successo. Gregory, il nuovo allenatore, gli lancia una domanda scomoda: "Per chi vinci? Lo fai per te?". E poi c'è Henny, la compagna di corse che adora i temporali estivi e con la sua sincerità priva di compromessi sa bucare la scorza di Kevin. Grazie anche a loro Kevin imparerà di nuovo a entrare in contatto con le proprie emozioni, a recuperare i ricordi del passato per poterne creare di nuovi nel presente, a vivere combattendo per quello che realmente vuole e non solo per quello che gli altri si aspettano da lui.
Recensione: (Vi avverto che questa sarà una recensione molto breve, e presto capirete perché ;)). Ho acquistato questo libro perché il book trailer che la Giunti mise in onda per pubblicizzarlo mi aveva incuriosita talmente tanto che, alla fine, mi sono detta: "Questo libro deve essere mio". Cosa che è effettivamente accaduta, soprattutto a causa del fatto che questa è la prima volta che mi imbatto in una storia in cui la corsa ha un posto di veramente altissimo livello.
Mi aspettavo una storia densa di introspezione, di fatica compiuta dal protagonista per rimettersi insieme, di temi trattati con delicatezza ai quali dare il giusto spazio e il giusto peso, di personaggi secondari ben costruiti e fondamentali per ciò che accade. O almeno, leggendo la trama, queste sono state le prime cose che mi sono venute in mente.
Tuttavia... Ho trovato esattamente l'opposto di quello che avevo immaginato. E non sto scherzando.
Non ho trovato la storia coinvolgente per quanto riguarda ciò che effettivamente succede. Non ho trovato né il protagonista né gli altri personaggi con cui veniamo a contatto analizzati, descritti: giuro che, anche adesso che ho concluso il libro, non ho idea (diciamo pure che è altamente vaga, vaghissima) di chi sia davvero Kevin, di chi siano i suoi genitori, i suoi amici, la famosa Henny; non sono riuscita a capire niente di nessuno; e questo, almeno secondo me, è dovuto al fatto che l'introspezione rasenta l'assenza in questo romanzo. Come rasentano lo zero anche i temi: dov'è la fatica per superare il lutto? Dov'è l'appoggio dei genitori e dov'è la loro presenza accanto al figlio? Dove sonno gli amici? Dov'è la crescita interiore che qualsiasi altra persona, in una situazione come quella di Kevin, vivrebbe e affronterebbe per stare bene? Dove sono tutte queste piccole cose che, almeno secondo la mia opinione, sono le basi per quelle storie in cui si narra come il protagonista cerchi di affrontare un lutto?
Io non le ho trovate.
E' tutto piatto.
Non c'è niente che risalta rispetto al resto, niente che salta all'occhio, niente che cattura l'attenzione.
Rispetto a quello che, penso, ci dovrebbe essere, si trovano descrizioni spesso inutili (che, secondo me, non c'entrano assolutamente niente con la storia) e informazioni che non servono alla linea (apparente) che la storia segue (o, meglio, dovrebbe seguire).
Lo stile è molto semplice e scorre, ma non è che mi abbia entusiasmata più di tanto.
Nel complesso, devo ammettere che adoro l'idea di partenza, l'idea della trama. Ma sono rimasta molto delusa da come poi l'autore l'ha messa su carta.
Voto:
Con questo, la sottoscritta vi saluta e vi manda un bacione immenso! <3
Ci sentiamo presto ragazzi (o almeno lo spero dato che, causa università, quest'anno praticamente non avrò tempo neppure per respirare - come se non avessi già abbastanza impegni o.O).
Un bacione, Letizia <3
Mi dispiace tanto, dai che la prossima lettura sarà migliore! <3
RispondiEliminaCiao bella! ♡
EliminaGuarda, lo spero davvero, ma ho forti dubbi :/.
Un bacio e grazie per essere passata! ♡