Ciao a tutti! <3
Libro concluso in un giorno (lunedì ;)). Vi dico solo questo e vi lascio alla recensione :D.
Titolo: L'incastro (im)perfetto
Titolo originale: Ugly love
Autore: Colleen Hoover
Editore: Fanucci
Anno di pubblicazione: 2015
Pagine: 329
Prezzo: €12,90
Genere: New Adult
Trama: Quando Tate Collins incontra il pilota di linea Miles Archer, sa fin da subito che non potrà trattarsi di amore. A dire il vero, i due non potrebbero nemmeno considerarsi amici, se non fosse che condividono un'innegabile e travolgente attrazione reciproca. Quando scoprono le carte, pensano di aver trovato l'incastro perfetto: lui non cerca l'amore e lei non ha tempo per trovarlo. Cosa c'è di più semplice? L'importante è che Tate si attenga alle uniche due regole che Miles ha imposto: non chiedere mai del passato e non aspettarsi niente dal futuro. Sembra facile, ma non lo è, perché il loro legame si fa sempre più stretto e rispettare i patti per Tate diventa sempre più arduo, fino ad apparirle impossibile. Quella che doveva essere solo una storia d'amore travolgente rischia così di trasformarsi in un qualcosa di veramente spiacevole, l'ultima cosa di cui Tate avrebbe bisogno: un amore travagliato e fallimentare.
Recensione: Prima di andare avanti, vi consiglio fermamente di mettervi comodi: oggi avrò un bel po' di cosine da dire ;). Primo fra tutte il fatto che, se Forse un giorno mi era piaciuto abbastanza (con qualche riserva - troverete questa cosina in un post che arriverà a breve sul blog ;)), L'incastro (im)perfetto mi ha stregata. E allo stesso tempo mi ha fatta estremamente innervosire (e non in modo buono, anzi). Ma andiamo per gradi (come a volte scrivo/dico, le recensioni che faccio esprimono solo il mio parere e non vogliono in alcun modo offendere niente e nessuno).
A livello di stile, nulla da dire: davvero buono come sempre, le pagine scorrono che è una meraviglia (ecco perché sono riuscita a leggere tutto il libro in una giornata ;)).
Se si prende in esame la storia/idea di base, devo ammettere che il cliché "lui e lei che diventano amici di letto", se fatto bene e in modo carino (tipo da commedia come il film Amici di letto), a me piace. Però è qualcosa che mi piace solo vedere su un film e leggere su carta: nella vita vera, beh... Lo vedo in maniera alquanto diversa (mi spiace se può sembrare un controsenso :/).
Tornando alla storia: l'idea di base è molto semplice, ed è letteralmente ciò a cui ruota tutto quanto, dai primissimi capitoli fino alla fine. E già qui, le cose per me iniziano un po' a calare. Perché tutto ruota attorno a loro due, anche se a capitoli alterni abbiamo il passato di Miles (che ci aiuta, in parte, a capire il perché lui abbia determinati atteggiamenti nel presente). E il fatto che tutto sia incentrato sul rapporto, a lungo andare mi è sembrato noioso. Anche perché il presente è narrato dal pov di Tate. E di lei si sa praticamente solo ciò che pensa in relazione alla sua situazione con Miles: di ciò che riguarda lei come persona (e il rapporto con la sua famiglia - fatta vedere letteralmente una volta e poi dimentica nel cestino, piccola apparizione nella seconda parte della storia a parte) non si sa praticamente niente. Stessa cosa si può dire di Miles quando anche i suoi capitoli, alla fine della storia, tornano al presente.
Altra cosa che mi ha dato fastidio è il come si comporta Tate riguardo alla sottospecie di relazione che si ritrova ad avere con Miles: un momento pensa una cosa che la potrebbe lontana da lui (ma che a lei farebbe bene), il momento dopo fa tutto l'opposto (dimenticando ciò che si è detta un istante prima). Questa cosa mi ha fatta abbastanza innervosire soprattutto perché il rapporto che c'è tra Tate e Miles non è un rapporto che si possa definire tale.
Perché siamo in presenza di una relazione abusiva, anche se né lui né lei stanno davvero insieme. E' una relazione in cui Tate si ritrova completamente alla mercé di Miles: deve stare alle sue regole e, se lei non le segue, lui diventa tutta un'altra persona. Miles fa il bello e cattivo tempo: se le cose non sono come dice lui, non vanno bene. E' una situazione distruttiva: Tate sta con un ragazzo che non la ama (apparentemente), che si permette di fare le sue cose con lei, usarla come un oggetto personale, e lei non controbatte, benché sia consapevole di ciò che sta passando.
Ed è questa mancanza di rispetto che più mi ha fatta arrabbiare, più di qualsiasi altra cosa che leggerete dopo in questa recensione.
Perché Miles (o qualsiasi altra persona al suo posto) non può permettersi di giocare con Tate: il passato di Miles non è una scusante per quello che lui fa nei confronti della giovane (non la tratta male, non le fa del male fisico; il fatto è che, con i suoi comportamenti, lui la sfinisce mentalmente). Lui non la rispetta: con molte sue parole e azioni la fa sperare in un possibile futuro che però lui non ha intenzione di darle. E' qualcosa di estremamente crudele, per come la vedo io, soprattutto perché Miles si rifugia nel suo passato per giustificare quello che fa.
Come non posso accettare la mancanza di rispetto che Tate ha verso se stessa: Tate non si rispetta, si lascia andare in questa storia. E la cosa che più mi fa arrabbiare è che lei è estremamente conscia di quello che fa e, benché se ne lamenti, alla fine cede sempre. Perché spera in qualcosa che continua a farle solo del male. E solo alla fine si rende davvero conto di tutto. Dopo che ha sofferto troppo per una persona che non la meritava.
Il fatto che Tate sia innamorata e che, alla fine, anche Miles riveli i suoi veri sentimenti e la storia abbia il suo finale non sono sufficienti per cancellare tutto quello che è successo prima, per come la vedo io: Miles, proprio perché ha determinati sentimenti nei confronti di Tate, non avrebbe dovuto comportarsi in quel modo.
Una delle altre cose che meno sono riuscita a digerire è stato il finale. Perché non è possibile che Miles, da persona, da essere umano, possa improvvisamente trovare tutto (e, ripeto, tutto) il coraggio che gli serve per accettare il suo passato nell'arco di alcuni minuti passati a chiacchierare con un altro personaggio (se vi dicessi chi è, farei spoiler, quindi meglio se proseguo oltre u.u), dopo che c'è voluto un libro intero per capire quali problemi lo affliggessero.
Da una parte ammetto di essermi ritrovata in entrambi i personaggi: in Miles per alcuni dei pensieri che lo affliggono, in Tate per la sua posizione nella relazione. Ma il fatto che mi sia ritrovata in parte in loro non cambia quello che penso. Perché il romanticismo non cambia come stanno davvero le cose. Soprattutto se rapportiamo la situazione di Tate e Miles nel mondo reale, almeno per come la penso io.
Vi prego, non vedetela come un'invettiva o altro. Questa recensione, come sapete, è solo il mio punto di vista che, oggi, si sta esprimendo in modo alquanto vivace (almeno credo). Mi aspettavo molto di più dalla Hoover e, in particolare, da questa storia, sia per la descrizione dei personaggi che per i temi affrontati (principalmente legati a Miles). Pazienza.
Con questo, la sottoscritta vi saluta qui (vi avviso che la mia intenzione era di scrivere tutt'altro tipo di recensione, cercando di contenermi almeno un pochino: mi spiace di non esserci riuscita :/).
Un bacione e a presto, Letizia <3
Titolo: L'incastro (im)perfetto
Titolo originale: Ugly love
Autore: Colleen Hoover
Editore: Fanucci
Anno di pubblicazione: 2015
Pagine: 329
Prezzo: €12,90
Genere: New Adult
Trama: Quando Tate Collins incontra il pilota di linea Miles Archer, sa fin da subito che non potrà trattarsi di amore. A dire il vero, i due non potrebbero nemmeno considerarsi amici, se non fosse che condividono un'innegabile e travolgente attrazione reciproca. Quando scoprono le carte, pensano di aver trovato l'incastro perfetto: lui non cerca l'amore e lei non ha tempo per trovarlo. Cosa c'è di più semplice? L'importante è che Tate si attenga alle uniche due regole che Miles ha imposto: non chiedere mai del passato e non aspettarsi niente dal futuro. Sembra facile, ma non lo è, perché il loro legame si fa sempre più stretto e rispettare i patti per Tate diventa sempre più arduo, fino ad apparirle impossibile. Quella che doveva essere solo una storia d'amore travolgente rischia così di trasformarsi in un qualcosa di veramente spiacevole, l'ultima cosa di cui Tate avrebbe bisogno: un amore travagliato e fallimentare.
Recensione: Prima di andare avanti, vi consiglio fermamente di mettervi comodi: oggi avrò un bel po' di cosine da dire ;). Primo fra tutte il fatto che, se Forse un giorno mi era piaciuto abbastanza (con qualche riserva - troverete questa cosina in un post che arriverà a breve sul blog ;)), L'incastro (im)perfetto mi ha stregata. E allo stesso tempo mi ha fatta estremamente innervosire (e non in modo buono, anzi). Ma andiamo per gradi (come a volte scrivo/dico, le recensioni che faccio esprimono solo il mio parere e non vogliono in alcun modo offendere niente e nessuno).
A livello di stile, nulla da dire: davvero buono come sempre, le pagine scorrono che è una meraviglia (ecco perché sono riuscita a leggere tutto il libro in una giornata ;)).
Se si prende in esame la storia/idea di base, devo ammettere che il cliché "lui e lei che diventano amici di letto", se fatto bene e in modo carino (tipo da commedia come il film Amici di letto), a me piace. Però è qualcosa che mi piace solo vedere su un film e leggere su carta: nella vita vera, beh... Lo vedo in maniera alquanto diversa (mi spiace se può sembrare un controsenso :/).
Tornando alla storia: l'idea di base è molto semplice, ed è letteralmente ciò a cui ruota tutto quanto, dai primissimi capitoli fino alla fine. E già qui, le cose per me iniziano un po' a calare. Perché tutto ruota attorno a loro due, anche se a capitoli alterni abbiamo il passato di Miles (che ci aiuta, in parte, a capire il perché lui abbia determinati atteggiamenti nel presente). E il fatto che tutto sia incentrato sul rapporto, a lungo andare mi è sembrato noioso. Anche perché il presente è narrato dal pov di Tate. E di lei si sa praticamente solo ciò che pensa in relazione alla sua situazione con Miles: di ciò che riguarda lei come persona (e il rapporto con la sua famiglia - fatta vedere letteralmente una volta e poi dimentica nel cestino, piccola apparizione nella seconda parte della storia a parte) non si sa praticamente niente. Stessa cosa si può dire di Miles quando anche i suoi capitoli, alla fine della storia, tornano al presente.
Altra cosa che mi ha dato fastidio è il come si comporta Tate riguardo alla sottospecie di relazione che si ritrova ad avere con Miles: un momento pensa una cosa che la potrebbe lontana da lui (ma che a lei farebbe bene), il momento dopo fa tutto l'opposto (dimenticando ciò che si è detta un istante prima). Questa cosa mi ha fatta abbastanza innervosire soprattutto perché il rapporto che c'è tra Tate e Miles non è un rapporto che si possa definire tale.
Perché siamo in presenza di una relazione abusiva, anche se né lui né lei stanno davvero insieme. E' una relazione in cui Tate si ritrova completamente alla mercé di Miles: deve stare alle sue regole e, se lei non le segue, lui diventa tutta un'altra persona. Miles fa il bello e cattivo tempo: se le cose non sono come dice lui, non vanno bene. E' una situazione distruttiva: Tate sta con un ragazzo che non la ama (apparentemente), che si permette di fare le sue cose con lei, usarla come un oggetto personale, e lei non controbatte, benché sia consapevole di ciò che sta passando.
Ed è questa mancanza di rispetto che più mi ha fatta arrabbiare, più di qualsiasi altra cosa che leggerete dopo in questa recensione.
Perché Miles (o qualsiasi altra persona al suo posto) non può permettersi di giocare con Tate: il passato di Miles non è una scusante per quello che lui fa nei confronti della giovane (non la tratta male, non le fa del male fisico; il fatto è che, con i suoi comportamenti, lui la sfinisce mentalmente). Lui non la rispetta: con molte sue parole e azioni la fa sperare in un possibile futuro che però lui non ha intenzione di darle. E' qualcosa di estremamente crudele, per come la vedo io, soprattutto perché Miles si rifugia nel suo passato per giustificare quello che fa.
Come non posso accettare la mancanza di rispetto che Tate ha verso se stessa: Tate non si rispetta, si lascia andare in questa storia. E la cosa che più mi fa arrabbiare è che lei è estremamente conscia di quello che fa e, benché se ne lamenti, alla fine cede sempre. Perché spera in qualcosa che continua a farle solo del male. E solo alla fine si rende davvero conto di tutto. Dopo che ha sofferto troppo per una persona che non la meritava.
Il fatto che Tate sia innamorata e che, alla fine, anche Miles riveli i suoi veri sentimenti e la storia abbia il suo finale non sono sufficienti per cancellare tutto quello che è successo prima, per come la vedo io: Miles, proprio perché ha determinati sentimenti nei confronti di Tate, non avrebbe dovuto comportarsi in quel modo.
Una delle altre cose che meno sono riuscita a digerire è stato il finale. Perché non è possibile che Miles, da persona, da essere umano, possa improvvisamente trovare tutto (e, ripeto, tutto) il coraggio che gli serve per accettare il suo passato nell'arco di alcuni minuti passati a chiacchierare con un altro personaggio (se vi dicessi chi è, farei spoiler, quindi meglio se proseguo oltre u.u), dopo che c'è voluto un libro intero per capire quali problemi lo affliggessero.
Da una parte ammetto di essermi ritrovata in entrambi i personaggi: in Miles per alcuni dei pensieri che lo affliggono, in Tate per la sua posizione nella relazione. Ma il fatto che mi sia ritrovata in parte in loro non cambia quello che penso. Perché il romanticismo non cambia come stanno davvero le cose. Soprattutto se rapportiamo la situazione di Tate e Miles nel mondo reale, almeno per come la penso io.
Vi prego, non vedetela come un'invettiva o altro. Questa recensione, come sapete, è solo il mio punto di vista che, oggi, si sta esprimendo in modo alquanto vivace (almeno credo). Mi aspettavo molto di più dalla Hoover e, in particolare, da questa storia, sia per la descrizione dei personaggi che per i temi affrontati (principalmente legati a Miles). Pazienza.
Voto:
Con questo, la sottoscritta vi saluta qui (vi avviso che la mia intenzione era di scrivere tutt'altro tipo di recensione, cercando di contenermi almeno un pochino: mi spiace di non esserci riuscita :/).
Un bacione e a presto, Letizia <3
Se non ti è piaciuto, ci sta. Non c'è niente di cui dispiacersi. Come sai non ho letto il libro, e a questo punto non credo lo farò mai, ma il fatto che alla fine si siano messi insieme non lo vedo come un lieto fine, semmai come un fallimento, soprattutto di lei che si è ceduta a qualcuno che l'ha trattata in quel modo.
RispondiEliminaCiao bella! <3
EliminaGrazie *^* <3
Per il "lieto fine", sono completamente d'accordo.
Un bacione e grazie per essere passata! (e anche per il resto! <3)
Mi trovi completamente d'accordo! Tra l'altro tra i due non c'era nessun tipo di dialogo, una base di fiducia, rispetto, complicità (tutte cose scritte nella mia di recensione XD) che ti possa far capire l'amore tra i due. Una rapporto dove nessuno dei due si conosce profondamente... personalmente non mi ha convinta. Poi sorvoliamo su quella scelta infelice che ha fatto diventare Miles quello che è, per me se la poteva risparmiare...
RispondiEliminaCiao cara! <3
EliminaGuarda, mi cogli di sorpresa (in modo buono ;))! Non pensavo che anche altre persone avessero avuto i miei stessi pensieri *^*. Mi sento meno sola :3, anche se mi dispiace fare a pezzi un libro in questo modo :/.
Spero davvero che la Hoover si sia ripresa subito dato che, nel complesso, i suoi libri sono buoni (ammetto però che ne ho letti di migliori, secondo i miei parametri ;)).
Grazie per essere passata! <3
Un bacione! <3