venerdì 3 marzo 2017

Recensione manga e film "Il giardino delle parole" di Makoto Shinkai

Ciao a tutti! <3
Nuovo manga concluso (ieri sera :D - il film l'ho visto un mese fa, circa), nuova recensione tutta per voi che vi posto tra una pausa e l'altra delle lezioni qui in facoltà (del tipo che il venerdì è spaventoso come orario ma shhh, non fa niente u.u ;)). Spero che vi piaccia!


Titolo: Il giardino delle parole
Titolo originale: Kotonowa no niwa
Autore (storia): Makoto Shinkai
Autore (disegni): Midori Motohashi
Editore: Star Comics
Periodo di pubblicazione del manga: 17 giugno 2015
Volumi: 1
Prezzo: €5,50
Data di uscita del film: 21 maggio 2014
Durata: 46 min
Genere: Seinen, sentimentale

Trama: Durante una giornata di pioggia, il liceale Takao, che sogna di diventare uno stilista di scarpe, incontra al parco una ragazza di nome Yukino, più grande di lui. Pur non sapendo nulla l'uno dell'altra, ad ogni nuovo incontro i due sentono i loro cuori farsi sempre più vicini.

Recensione: De Il giardino delle parole ho visto il film circa un mese fa e, siccome non mi era dispiaciuto per niente, ho deciso di prendere anche il manga per avere una visione generale più completa (anche perché, leggendolo, ho notato che nel fumetto ci sono piccole cose che il film ha taciuto e che, invece, credo avrebbe potuto mostrare ;)). E posso dirvi che sono soddisfatta della mia decisione *^* (come posso anche dirvi che la recensione di oggi sarà più corta rispetto alle altre ;)).
Partendo con lo stile dei disegni, al contrario di 5 cm al secondo (di cui trovate la recensione QUI), per questa storia ho preferito di gran lunga quello del film. Quello del fumetto è molto semplice, delicato e un po' tondeggiante. Ma quello del film per me è pura poesia *^*: luminoso, dettagliato, con colori meravigliosi che, nonostante i momenti in cui la pioggia oscurava la luce, ogni secondo mi hanno lasciata completamente senza respiro *^* (si mette a sclerare in un angolino sullo stile e piange tante lacrime, poi si rimette in sesto e torna a parlare del resto - e ha pure fatto la rima).
Passando alla trama, siamo davanti a una storia semplice, senza troppe pretese, di un amore che sboccia tra due persone che, in qualche modo, riescono a trovare risposte e sicurezze grazie alla presenza dell'altro al proprio fianco. Un amore che si mostra verso la fine della storia (non che sia quella la fine - non ve la dico perché non voglio fare spoiler u.u), quasi come a volerla chiudere con un momento più luminoso degli altri. Un sentimento che, senza che i personaggi se ne accorgano, aiuta entrambi a tirare fuori il coraggio di cui hanno bisogno: lui per inseguire il suo sogno di diventare calzolaio; lei per reagire a ciò che l'ha resa la persona schiva e (un po') impaurita che incontriamo all'inizio; lei che, ad un certo punto, dice a Takao: "Mi hai salvata". Posso assicurarvi che è vero e che, alla fine della storia, se ne vedono i risultati ;).
Per quanto riguarda i protagonisti, Takao e Yukino, posso dire che il modo in cui sono presentati è in perfetto equilibrio con il tono della storia, che non va troppo in profondità ma che, nonostante questo, riesce a dire molto con poche cose. Ed è proprio con pochi tratti che conosciamo i due protagonisti.
Takao, liceale silenzio e pacato (che marina la prima ora a scuola ogni giorno in cui piove), ha il sogno di diventare calzolaio, per il quale fa di tutto pur di realizzarlo, pur sapendo che la strada e il futuro non saranno facili, mostrando un coraggio, una determinazione e una perseveranza che difficilmente trovo negli adolescenti di oggi.
Al contrario, Yukino (il cui nome è Yukari - Yukino è il cognome) è bloccata: a causa delle malelingue che alcuni studenti hanno iniziato a far girare nella scuola in cui lavora, ha perso la motivazione che aveva all'inizio della sua carriera per fare il proprio lavoro, anche perché nessuno le ha dato un aiuto concreto (da parte dei colleghi e del preside) per migliorare la situazione, dato che lei non ha fatto niente di sbagliato.
E, se Takao aiuta involontariamente Yukari ad uscire dal suo blocco per tornare a camminare da sola con le proprie gambe, Yukari fa capire a Takao che avere dei sogni non è sbagliato e che va bene fare di tutto pur di realizzarli se è ciò che davvero si vuole.
Rialzarsi dopo le sconfitte e realizzare i propri sogni. Sono questi i due temi portanti della storia, mostrati con delicatezza in una storia così dolce che, alla fine, mi ha fatta venire un po' di lucciconi *^*. Storia che, a mio parere, manca però di qualche cosa che possa renderla "perfetta": nel senso, mi è piaciuta moltissimo e l'ho letta con piacere, ma non mi ha dato quella sensazione di completezza che mi danno le storie a cui do il massimo dei voti. Però posso assicurarvi che sia il manga che il film sono una chicca, e vi consiglio di dare una possibilità almeno ad uno dei due *^*.

Voto:

Con questo, oggi concludo qui, sperando vivamente che la recensione vi sia piaciuta e vi abbia incuriosito ;). Fatemelo sapere qui sotto nei commenti, ci conto!
A presto e grazie di tutto! <3
Un bacione, Letizia <3

2 commenti:

  1. Ciao! Bellissima recensione *___* Non conoscevo il manga, ma la storia mi ispira parecchio :) Forse però inizierò col guardare il film, che dall'immagine sembra fatto molto bene :D
    A presto ^^
    -G

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    Risposte
    1. Ciao bella! <3
      Siii!!!! Il film è veramente ben fatto *^*.
      Spero davvero che ti piaccia! <3
      Un bacione e grazie per essere passata! <3

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