domenica 15 agosto 2021

Recensione libro "Where the road takes me" di Jay McLean

Bellissime persone, ciao! <3
Buona domenica e buon ferragosto <3
Scusate per questo periodo di assenza: tra impegni e altro, necessitavo di una pausa. Non preoccupatevi, ho letto e sto leggendo, ho solo preso il tutto con un po' più di calma ;). Detto questo, siccome sono di nuovo di corsa, vi lascio alla recensione. Buona lettura! <3
Info di servizio: il libro è presente in Italia con il titolo Stai con me in ogni respiro, edito da Fabbri. Il livello della lingua originale è medio.


Titolo: Where the road takes me (The road #1)
Autore: Jay McLean
Editore: Skyscape
Data di pubblicazione: 10 febbraio 2015
Pagine: 325 (ebook); 315 (cartaceo)
Prezzo: $3,99 (ebook); $8,99 (cartaceo)
Genere: Young Adult, romance, drammatico

Trama: (tradotta da me) Chloe ha un piano per il futuro, uno soltanto: la strada. Si è fatta una promessa: non far entrare nessuno, e non permettere a nessuno di amarla. Ha imparato presto cosa succede se si concede il lusso di fare il contrario. Si è concentrata sul diventare invisibile e sta aspettando di potersi mettere in viaggio - il suo sogno di libertà, almeno per un po'.

Blake Hunter è una star del basket che ha tutto - tutto di lui sembra perfetto per chi è dall'altra parte dei muri che si è costruito attorno. Non può far vedere i cocci distrutti nascosti dietro alla facciata impeccabile perché altrimenti i suoi sogni e le sue speranze potrebbero andare in fumo.

Una notte fa incontrare, o meglio, scontrare Chloe e Hunter, cambiando tutto per lui. Per lei, invece, niente cambia: la strada, il viaggio, è la sola cosa che conta. Ma quando il cosiddetto ragazzo perfetto inizia a notare la ragazza invisibile, entrambi scoprono che a volte, con l'amore, nessuno sa dove la strada potrebbe portare.

Recensione: Premetto questo: non sarà una recensione particolarmente lunga. Detto questo, buona lettura!
Se c'è una cosa che mi piace di Jay McLean, anche se questo libro è stato scritto agli esordi della sua carriera (ciò si vede da tutta una serie di motivi che vedremo poco dopo), è lo stile. Sempre semplice, che scorre molto molto bene. Non è elaborato, non nelle sue prime opere (poi garantisco che migliora: diventa più maturo e più intenso, non molto, ma quanto basta per dare corpo, sostanza e cura a una storia ;)). Ma scorre sempre che è un piacere *^*. Quindi la sottoscritta è felice, molto *^*.
Per quanto riguarda i personaggi e lo sviluppo del loro rapporto, in questo romanzo, devo ammettere di essere rimasta delusa :/. Mi spiego meglio: la trama, in ciò che presenta, potrebbe anche starci; complessivamente ha senso, come hanno senso certe cose che accadono tra i due protagonisti. Il problema (ENORME) riguarda le tempistiche. Le cose accadono nell'arco di pochissime settimane. Questi due di base si innamorano nell'arco di una settimana e io per tutto il libro ho pensato "Ma se non vi conoscete per niente, come fate? Come? Spiegatemi questa scienza arcana perché io davvero non capisco". Questo punto a parte, il resto a mio parere ha senso, ma avrebbe avuto ancora più senso se fosse stato diluito meglio in un arco di tempo decisamente maggiore.
A ciò si aggiunge l'introspezione dei personaggi: tra i due, seppur con mancanza di alcune spiegazioni in certi punti della storia, quella di Chloe è presentata molto, molto, molto meglio: complessivamente, l'idea del suo personaggio è chiara, come lo sono i motivi che la muovono. Per quanto riguarda Blake, invece, ho notato una fortissima mancanza di legami tra gli elementi che lo compongono: un ammasso di cose quasi buttate a caso e trattate con zero attenzione a mio parere: dov'è il ragazzo distrutto? Dov'è la facciata? Sarò onesta: non ho visto niente di tutto questo. O meglio, ho visto qualche briciola, ma niente di più. Altra cosa che non ho proprio sopportato nel personaggio di Blake è che spesso si comporta come un'enorme testa di rapa (cerco di essere civile :)) nei confronti sia di Chloe che di altri personaggi e viene scusato da Chloe perché "Beh... E' Blake, è il ragazzo che mi piace, lo scuso". MA DOVE STA?! DOVE?!
Per non parlare di certe situazioni, di intere scene e dialoghi costruiti su totali cliché, su luoghi comuni, con battute che riprendono parola dopo parola espressioni che, ormai, penso di aver letto decine e decine di volte negli Young Adult. La differenza? In alcuni di questi Young Adult i luoghi comuni, le frasi fatte, i cliché non sembrano tali perché sono rielaborati, arricchiti, fatti propri da chi ha scritto. In questo caso, al contrario, tutto ciò non esiste. La conseguenza: tutta la storia, i temi, certe situazioni riportare, perdono di spessore. E non solo perché sembrano essere fatti con lo stampino ma anche e soprattutto perché, almeno per quello che ho provato durante la lettura, sembra di essere davanti a una storia superficiale. Non per cosa tratta, ma per come lo tratta e per come lo mostra.
Ecco perché dico che si nota che questo libro è stato scritto agli esordi della carriera dell'autrice: in quelli successivi fa un salto di qualità non indifferente.
Mi dispiace che qui abbia "toppato" (in Toscana si usa come sinonimo di "fallire", almeno nelle mie zone), ma davvero, è una sufficienza rosicata. Perché complessivamente è decente, ma ci sono certe cose che per me non funzionano (alcune delle quali, in particolar modo, non funzionano perché, sul serio, non stanno né in cielo né in terra, almeno per quanto mi riguarda).

Voto:

Detto questo, la sottoscritta vi saluta qui, dandovi appuntamento al prossimo post ;).
Grazie di tutto, sul serio <3
Un bacione, Letizia <3

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