Pagine

venerdì 3 dicembre 2021

Recensione trilogia "Shadow and bone" di Leigh Bardugo

Bellissime persone, ciao! <3
Scusatemi, davvero, scusatemi tanto per il silenzio stampa di queste settimane: ho un bel po' di impegni a cui far fronte. Però a ottobre ho letto, non disperate ;). La recensione odierna ne è la prova :D! Quindi, senza ulteriori indugi, vi lascio alla lettura, in attesa di sapere i vostri pareri sotto nei commenti ;).


Titolo(i):
#1 Tenebre e ossa
#2 Assedio e tempesta
#3 Rovina e ascesa
Autore: Leigh Bardugo
Editore: Mondadori
Periodo di pubblicazione: 2020-2021
Prezzo: €18,90 (a libro)
Genere: Young Adult, fantasy

Trama: (solo del primo libro) L'orfana Alina Starkov non ha grandi ambizioni nella vita, le basterebbe fare al meglio il suo lavoro di apprendista cartografa nell'esercito di Ravka, un tempo nazione potente e ora regno circondato dai nemici, e poter stare accanto al suo buon amico Mal, il ragazzo con cui è cresciuta e di cui è innamorata da molto tempo. Ma il destino ha in serbo altro per lei. Quando il loro reggimento attraversa la Faglia d'Ombra, la striscia di oscurità quasi impenetrabile che taglia letteralmente in due Ravka, lei e i suoi compagni vengono attaccati dagli esseri spaventosi e affamati che lì dimorano. E proprio nel momento in cui Alina si lancia in soccorso dell'amico Mal ferito gravemente, in lei si risveglia un potere enorme, come una luce improvvisa e intensa in grado di riempirle la testa, accecarla e sommergerla completamente. Subito viene arrolata dai Grisha, l'élite di creature magiche che, al comando dell'Oscuro, l'uomo più potente di Ravka dopo il re, manovra l'intera corte. Alina, infatti, è l'unica tra loro in grado di evocare una forza talmente potente da distruggere la Faglia e riunire di nuovo il regno, dilaniato dalla guerra, riportandovi finalmente pace e prosperità. Ma al sontuoso palazzo dove viene condotta per affinare il suo potere, niente è ciò che sembra e Alina si ritroverà preso ad affrontare sia le ombre che minacciano il regno, sia quelle che insidiano il suo cuore.

Recensione: Devo ammetterlo, ho concluso questa trilogia un paio di giorni fa. Ma ancora non mi sento pronta a parlarne. Non perché non sappia cosa dire (perché ho tanto da condividere al riguardo), ma è perché è stato così strano salutarla, salutare almeno in parte i personaggi *^*. Devo ancora riprendermi.
In ogni caso, gente bella, aggiustatevi con una poltrona e armatevi di cioccolata calda perché qui le cose da dire sono abbastanza u.u
Prima cosa: COME SCRIVE LEIGH BARDUGO?! COME?! Vi prego, sono innamorata: le pagine scorrono, scorrono, scorrono, lisce come l'olio, e il modo che ha di descrivere le cose, le emozioni, mi ha mandata all'altro mondo. Semplice, ma comunque capace di suscitare e di colpire il bersaglio (cioè il mio cuore, ma questo è un altro paio di maniche u.u).
Seconda cosa: il mondo creato dall'autrice secondo me brilla per originalità. Con elementi conosciuti, visti in salse diverse in tanti libri, secondo me è stata capace di creare qualcosa di nuovo, di interessante e decisamente affascinante. Quindi tanti punti in più, anche se devo ammettere che mi sarebbe piaciuto conoscere un po' di più di questo mondo nell'arco di questi tre libri: non fraintendetemi, le informazioni ci sono, sono utilissime, ben fatte e rilasciate ai lettori in dosi giuste, senza appesantire, dando un'idea complessiva definita. Tuttavia, durante la lettura ho comunque avuto la sensazione che il mondo, questo universo creato dalla Bardugo, sia rimasto abbastanza sullo sfondo, con le sue usanze e le sue caratteristiche (la nota positiva è che quelle necessarie alla storia sono spiegate molto bene *^*). Non è una critica né una mancanza per la storia, solo una sensazione personale. Voglio dire, il fatto che questo mondo sia un po' lasciato sullo sfondo ci può stare: il libro si pone per un pubblico giovane, per il quale altri elementi sono messi in luce. Anche perché le cose alla fine funzionano, quindi u.u
Passando ai personaggi, che dirvi? Che cosa dirvi? Quanto dirvi? *^*
Se c'è una cosa che mi è piaciuta e, soprattutto, che mi ha sorpresa, è il fatto che la storia benché scritta in prima persona (cosa che sapete a me di solito non fa impazzire molto) solo con il punto di vista di Alina a fare da filtro, gli altri personaggi hanno comunque la loro voce, le loro personalità, il loro perché. E io sono tanto felice *^*.
Ma partiamo dalle cose importanti. Partiamo da NIKOLAI che è mio figlio, che è diventato uno dei miei tanti protetti. Lo adoro troppo. Gli voglio tanto tanto tanto bene *^*. Minuscolo essere prezioso e ben fatto. Mamma ti ama e ti darà tutto l'affetto di cui avrai bisogno u.u.
Poi ci sono Alina, Mal e l'Oscuro.
Bene.
Devo dire che, di tutti e tre, mi è piaciuto il fatto che non siano posti come o solo buoni o solo cattivi (la divisione netta tra bene e male in questa storia a mio parere non c'è e io apprezzo molto *^*). Che ognuno abbia lati positivi e negativi. Che ognuno di loro sia descritto nel suo essere umano.
Mi è piaciuto vedere come Alina, da pedina, cresca, prendendo la sua vita nelle sue mani, prendendosi le responsabilità delle sue azioni. Il viaggio che compie, il modo in cui si rapporta alle cose è affascinante e, secondo me, coerente: è il viaggio di una persona che non ha niente e che cerca il proprio posto nel mondo, che tenta di costruire qualcosa per sé e di non perdere quel poco che le resta. E come lei cresce, cresce anche Mal e il legame che hanno.
Nel corso degli anni ho più volte letto che tante persone hanno definito il loro rapporto come tossico (le stesse persone che shippano Alina con l'Oscuro).
Posso capire il perché ci sia lo shippo Alina/l'Oscuro. Per la situazione in cui si ritrovano, per quel potere che li rende ancora più unici, ancora più distanti dal mondo in cui sono nati, non accogliente nei loro confronti, sono davvero gli unici che possono comprendersi a vicenda. Sul serio. Cosa che Alina fa: comprende L'Oscuro, i suoi motivi e la mole di ciò che sente, di quel bagaglio di emozioni che si porta dietro. Al contrario, L'Oscuro non capisce Alina del tutto: la idealizza, plasmando su di lei il desiderio della compagna "perfetta", della sola persona che potrebbe restare con lui per sempre. La usa, non la vede come Alina, come una persona autonoma, ma come qualcosa che deve rispondere alla sua vita solitaria, come qualcosa che deve riempire la sua vita solo nel modo in cui l'Oscuro vuole. Non le dà libertà d'azione. Non gliel'avrebbe mai data, e io sono stata un sacco felice nel momento in cui Alina glielo ha sbattuto in faccia *^*. I'm a proud mama.
La situazione Alina/Mal ha basi diverse: sono sempre stati l'uno nella vita dell'altra, dove finiva uno letteralmente iniziava l'altra. Entrano in questa avventura con ancora vesti bambine, acerbe. Che Alina presto si toglie di dosso, mente Mal fatica a lasciar andare perché hanno progetti diversi. Il fatto che Mal a lungo non si smuova dalla sua visione è vero che non gioca a suo favore, anzi. La nota positiva è che, grazie al cielo, alla fine non ha mai impedito niente ad Alina. Il che dal mio punto di vista non è poco. Anche perché alla fine anche Mal cresce: il suo unico scopo resta, ma lo approccia e lo affronta in modo diverso, più consapevole e maturo.
Un'ultima cosa poi chiudo, promesso :3.
Il mondo di Ravka è un mondo ostile: lo si percepisce a ogni passo, a ogni capitolo, in ogni parola e in ogni gesto. Non è semplice, non accoglie. La cosa a mio parere si riflette anche sui rapporti tra i personaggi, sui loro legami: ognuno a lungo pensa per sé e basta. Poi però si ritrovano a collaborare per forza di cose, a conoscersi, apprezzarsi. E VIVA LE BANDE DI DISADATTATI.
Il succo? Sono rimasta molto, molto, molto soddisfatta dalla lettura *^*.
Certo, ci sono cose che potevano essere migliorate, meglio espresse. Ma fa comunque la sua bella figura.
Consigliatissima *^*.

Voto:

Detto questo, la sottoscritta vi saluta qui, dandovi appuntamento al prossimo post ;).
Grazie per tutto <3
Un bacione, Letizia <3

Nessun commento:

Posta un commento