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lunedì 7 settembre 2020

Recensione libro "After the quake" di Haruki Murakami

Ciao a tutti! <3
Oggi torno con un nuovo titolo finito ieri sera che, in tutta onestà, dopo l'esperienza e la delusione avute con Norwegian Wood (recensione QUI), non avrei mai pensato di leggere. Ma eccomi qui, e ora sarà meglio che vi lasci alla recensione ;). Buona lettura! <3
Informazione di servizio: il libro è disponibile anche in italiano col titolo Tutti i figli di Dio danzano.


Titolo: After the quake
Titolo originale神の子どもたちはみな踊る [Kami no kodomotachi ha mina odoru]
Autore: Haruki Murakami
Editore: Vintage [Einaudi (versione italiana)]
Anno di pubblicazione: 2003
Pagine: 132
Prezzo: £ 8,99
Genere: Narrativa

Trama: (dell'edizione italiana) Un uomo abbandonato dalla moglie parte per l'isola di Hokkaido, dove deve consegnare un pacco alla sorella di un collega. In una località di mare, una ragazza stringe amicizia con un pittore che ha la passione di accendere falò in spiaggia. Un giovane vaga per la città pedinando un uomo a cui manca il lobo dell'orecchio, convinto sia il padre che non ha mai conosciuto. Una donna, dopo un difficile divorzio, si concede una vacanza a Bangkok e una vecchia le prevede un sogno. Un ranocchio si introduce a sorpresa nella casa di un impiegato di banca per salvare la città di Tokyo. Tre amici, due giovani studenti e una ragazza. Tutti innamorati, ma di chi?
Sullo sfondo di questi sei racconti ritroviamo ogni volta lo sconvolgente terremoto di Kobe del 1995, un grande trauma collettivo, conservato nella memoria.

Recensione: Ammetto di non avere molto da dire su questa raccolta di sei racconti, per il semplice fatto che sono davvero brevi.
Sono partita a leggere con la paura di ritrovarmi davanti a un secondo Norwegian wood: avevo paura che la lettura di quest'opera di Murakami non sarebbe stata molto diversa dalla precedente, che avrei sempre ritrovato le stesse mancanze, lo stesso senso di "non finito" che spesso nei libri fatico ad accettare soprattutto se non riesco a trovare una spiegazione, una qualunque.
Parlandone con una mia amica quando ormai ero arrivata a metà della raccolta, lei mi ha consigliato di lasciarmi trasportare, di vivere la lettura delle sue opere come un viaggio. Ho provato a farlo, a non aspettarmi niente, a lasciare che i singoli racconti mi parlassero da soli. E devo ammettere gli ultimi tre racconti mi sono piaciuti molto più dei primi tre, forse perché, appunto, non ho cercato di capirli a ogni costo, lasciandolo loro lo spazio di raccontarsi da soli.
Alla fine di tutto, ho capito il sunto della raccolta, i punti cardine dei singoli racconti? Ammetto di non esserci riuscita, o almeno non completamente, ma credo che, almeno per quest'opera, non sia un male. Molto probabilmente è questo il suo fascino più profondo.
Ne sono rimasta colpita? Sì, e in modo più che positivo. Soprattutto perché mi è sembrato che la raccolta fosse costruita come un crescendo: un introduzione blanda, uno svolgimento più intenso e un finale col botto (passatemi il termine); è come se si andasse sempre più in profondità, come se si cercasse si scavare di più e di più pur di trovare qualcosa di sempre più prezioso e recondito.
Non saprei in qualche altro modo descrivere l'impressione che questa raccolta mi ha dato.
E' un'opera che si legge bene, che scorre come l'olio. Ma non fatevi ingannare: seppur brevi, i racconti sono molto intensi, sia per esperienza di lettura che per ciò che danno al lettore (o almeno, così mi è sembrato mentre leggevo).
Se cercate qualcosa di breve, nuovo, e particolare per passare qualche ora, credo proprio che faccia al caso vostro.

Voto:

Spero di avervi incuriosito almeno un po' :). Fatemi sapere, vi aspetto!
E vi do appuntamento al prossimo post ;). Grazie per tutto <3
Un bacione, Letizia <3

4 commenti:

  1. Ciao Letizia! Non ho mai letto Murakami, ma ho in casa "Norvegian Wood" e prima o poi vorrei leggerlo. Mi dispiace che per te sia stato una delusione!
    Per quanto riguarda questo titolo, non amo i racconti e ne leggo davvero pochi. Però ammetto che mi hai incuriosita! :)

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    1. Ciao cara! <3
      Probabilmente ho letto "Norwegian wood" con uno stato mentale non del tutto appropriato alla storia. Forse è anche per questo che non mi è piaciuto come avevo sperato :/.
      Neppure io sono amante dei racconti, ma questi li ho apprezzati davvero tanto! *^*
      Grazie mille per essere passata! <3
      Un bacio! <3

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  2. Mai letto quest'autore; mi spiace che il primo ti abbia delusa; ottima recensione, grazie

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    1. Ciao cara! <3
      Grazie a te di essere passata! <3
      Guarda, per "Norwegian wood" dispiacque un sacco anche a me quando lo lessi :/.
      Sono felice che questo secondo titolo sia andato meglio *^*.
      Un bacio! <3

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