domenica 29 marzo 2020

#letswritewithleti - 3. Come scegliere il genere della vostra storia?

Ciao a tutti! <3
Oggi torno con un altro appuntamento della rubrica, con un tema che mi sta particolarmente a cuore e di cui non vedo l'ora di parlarvi *^*. Quindi, senza ulteriori indugi, cominciamo! <3



Il tema di oggi riguarda il genere della propria storia. Come sceglierlo? Come capire qual è quello che fa al caso nostro? Che potrebbe darci soddisfazione? Che potrebbe rivelarsi essere il piccolo angolo dell'universo letterario in cui potremmo muoverci senza problemi (per modo di dire, ma questo lo vedremo più avanti ;)).
Quasi in automatico, quando mi pongo una domanda del genere, quando penso a cosa vorrei tentare, a cosa vorrei creare, ai personaggi a cui vorrei provare a dare un corpo, una storia propria, la mia mente corre subito ai generi che più prediligo per le mie letture: il romance e il fantasy.
Forse perché sono i generi di cui, anche se in modo passivo, riconoscono e conosco (bene o male) le dinamiche, dei quali ho imparato le caratteristiche, i mille sviluppi e le mille possibilità che potrebbero offrirmi. In quali mi sento ormai tranquilla, a casa, in un luogo che mi è familiare e che, al tempo stesso, sa darmi tanti stimoli (sia come lettrice che, soprattutto come scrittrice ;)).
Dico questo perché, ultimamente, mi è capitato di leggere dei post su vari blog riguardanti la scrittura sulle tematiche e i consigli più disparati (spesso in contraddizione tra loro, forse - a mio parere - per il semplice motivo che la scrittura è uno dei campi in cui l'individualità del singolo scrittore, della singola persona, ha un peso non quantificabile).
Molti di essi, quando si arriva a parlare della scelta del genere verso cui indirizzare il proprio progetto, parlano del cosiddetto concetto del "anticipare il mercato". Capire, cioè, dove il gusto generale potrebbe andare a parare in futuro. E indirizzare le opere verso quella direzione.
Pensate agli ultimi mesi, a come in poco tempo, per questo 2020, molti lettori si sono spostati sui fantasy per adulti, discostandosi molto da storie Young Adult (con un target, quindi, diverso). Questo ha modificato il mercato in una maniera non indifferente.
Ecco. Gli articoli che ho letto, per esempio pratico, insinuano che gli scrittori avrebbero dovuto prevedere questo cambiamento per favorirne non soltanto a livello di fama, ma anche (e oserei dire soprattutto) a livello di vendite.
Sarò sincera: con questo concetto non mi trovo per niente d'accordo.
Per il semplice motivo che la scrittura, per me, è un luogo estremamente libero, personale, dove lo scrittore ha modo di sentirsi completamente a proprio agio, in un universo dove riesce a muoversi come meglio preferisce, sapendo con certezza (più o meno ;)) quali passi muovere. Ecco perché, per come la vedo io, seguire i propri gusti, scrivere storie del genere che il singolo scrittore predilige è nettamente meglio rispetto a cercare di seguire il mercato a tutti i costi.
Esempio pratico, almeno per la mia esperienza: se un domani fosse il fantascientifico a spopolare, io che non sono amante del genere (non ancora, per lo meno, perché non ho letto assolutamente niente) cosa dovrei fare? Affannarmi pur di entrare in un mondo di cui non conosco alcuna dinamica, provando una frustrazione non indifferente perché potrei non riuscire a tirare fuori niente?
Onestamente, per me la scrittura (con tutte le sue cose) è un mondo solo mio, che mi dà pace e sicurezza. Che mi piace portare avanti perché mi permette di creare le storie che piacciono a me.
Anche perché sono fermamente convinta del fatto che uno scrittore debba lavorare a un progetto che prima di tutto piaccia a lui/lei, prima ancora di pensare a cosa potrebbe piacere al pubblico. Altrimenti il lavoro potrebbe non portare a niente.
Dico tutto questo parlando per ipotesi e per quanto riguarda la mia (poca) esperienza. Che mi ha dimostrato che lavorare all'interno dei generi che ci piacciono di più si rivela essere sempre la scelta vincente per creare qualcosa, per ideare una storia su cui ci piacerà lavorare sopra nell'arco di tutto il tempo che servirà per buttarla giù :D.
Voi cosa ne pensate? Avete avuto esperienze simili? Che opinione avete al riguardo?
Fatemi sapere, vi aspetto! <3
Un bacione a presto, Letizia <3

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