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mercoledì 30 ottobre 2019

Recensione libro "Una cenerentola a Manhattan" di Felicia Kingsley

Ciao a tutti! <3
Oggi torno qui sul blog per parlarvi di una nuova storia che ho concluso giusto ieri sera e che mi ha dato parecchi alti e bassi. Quindi, senza ulteriori indugi, vi lascio alla recensione ;). Buona lettura! <3


Titolo: Una Cenerentola a Manhattan
Autore: Felicia Kinglsey
Editore: Newton Compton
Anno di pubblicazione: 2018
Pagine: 416
Prezzo: €10,00
Genere: Romanzo rosa, chick-lit

Trama: "Un paio di scarpe possono cambiarti la vita" è una frase che non ha mai convinto Riley, e i colpi di fulmine per lei sono sempre stati e rimangono un fenomeno atmosferico. Orfana da quando aveva dieci anni, a ventisette ha tutt'altro a cui pensare: una matrigna succhia-soldi che le inventa tutte per ostacolarla, due sorellastre aspiranti web star, sempre impegnate a tiranneggiarla; tre lavori che deve fare per riuscire a vivere nella Grande Mela; e, per non farsi mancare nulla, il romanzo a cui sta lavorando da due anni e che sogna di poter pubblicare. Ma a New York le occasioni sono dietro l'angolo e un galà in maschera a Central Park potrebbe essere il trampolino perfetto per realizzare il suo sogno. Quello che Riley non ha considerato è che a una festa del genere si possono fare anche incontri inaspettati... E proprio per colpa di uno speciale paio di scarpe si ritrova, proprio lei, da un giorno all'altro, a diventare la protagonista della favola più romantica di sempre nella città dove tutto può succedere.

Recensione: Vi dirò, avevo bisogno di gustarmi un libro leggero, senza pretese, per staccare la testa da tutto quello che devo fare e che mi risucchia le energie per fare qualsiasi altra cosa. La storia di Riley, nel complesso, si è rivelata una buona via d'uscita: liscia come l'olio, mi ha permesso di svagarmi quel tanto di cui necessitavo. Ma con alcune note dolenti.
Sarò sincera, l'idea di base del libro è un cliché che mi piace moltissimo: feste in maschera, incontri e tutto il resto che succede dopo. Cose dolcine che ogni tanto servono per lasciare libera la propria immaginazione ;). Il fatto è che la storia non ruota solo attorno a questo. E ciò, dal mio punto di vista, è un gran punto a favore per il libro: ci sono tanti elementi che ruotano intorno alla nostra protagonista e che rendono il tutto un po' più realistico (senza nascondere l'atmosfera da favola in due punti chiave ;)) e movimentato. La storia, quindi, nel suo complesso non è piatta, anzi! E' un costante insieme di eventi che si alternano e che riescono a tenere alta la curiosità di chi legge.
Questo, credo, anche grazie allo stile dell'autrice che, in linea di massima, è molto scorrevole ma che, se posto sotto una lente di ingrandimento, presenta cose che mi hanno lasciata un po' a desiderare. A partire dai dialoghi che, molto spesso durante la lettura, mi hanno dato l'impressione di essere tutto meno che verosimili, sia nell'impostazione delle frasi che nelle parole scelte. Non ho sentito niente di reale nelle interazioni verbali tra i personaggi. E la cosa mi ha lasciata molto con l'amaro in bocca (per non parlare dell'uso dei punti esclamativi o.O).
Come tantissime altre cose che vi vado a elencare.
Dalla trama, si può ben intuire che Riley è la metà di una storia d'amore che si andrà a formare nel corso della storia. Fin qui, niente di male. Quello che è male è il fatto che, a parer mio, la crescita e la maturazione della coppia come effettiva non è avvenuta quasi per niente (nel senso che i personaggi passano da A  a C senza che B, a mio parere la parte più importante, venga analizzata a sufficienza) o con una fretta tale da aver fatto passare il punto B in sordina, dandogli pochissima importanza.
La stessa cosa posso dirla per i personaggi coinvolti: le caratteristiche che conosciamo di loro all'inizio per moltissima parte del libro restano sempre quelle, senza un minimo di cambiamento. Solo verso la fine subiscono una metamorfosi fin quasi alle radici, che ci porta ad avere a che fare con personaggi snaturati, per certi versi molto diversi da quelli incontrati nelle prime pagine. La transizione da un punto all'altro è molto veloce, repentina. E questo credo che non sia d'aiuto per il lettore per capire il percorso che i personaggi fanno.
Altro, ed ultimo, punto che mi ha lasciata molto a desiderare riguarda alcune idee che veicolano i personaggi o che, magari, essi esprimono senza volere. Ogni volta che leggo una storia, cerco sempre di ricordarmi che non devo unire le figure dei personaggi alla figura dell'autore: sono due esistenze separate che non hanno niente in comune (almeno da ciò che dicono i critici e gli studiosi della letteratura: mai sovrapporre autore a personaggi). Ecco perché credo che le idee presentate da alcuni personaggi siano loro e non di chi ha costruito la storia. Come credo anche che ognuno abbia il sacrosanto diritto di avere le proprie opinioni. Solo che quelle veicolate da alcuni punti della storia mi hanno particolarmente offesa (come donna, non come Letizia).
Capita infatti che, ogni tanto, i personaggi veicolino soltanto stereotipi sui comportamenti dei due sessi: gli uomini come playboy che ottengono tranquillamente tutto quello che vogliono, le donne come piene di difetti (e molte altre cose -.-").
La cosa che mi ha infastidita è che, nella realtà, dal mio punto di vista, le cose sono molto più complesse di così. A partire dal fatto che alcuni "difetti" e comportamenti femminili (di quelli che alcuni punti del libro mettono in luce) possono benissimo essere trovati anche in persone di sesso maschile, nel modo più semplice e indolore possibile. Ci sono molti stereotipi sulla figura della donna (più che su quella maschile) che mi hanno innervosita (lo dico perché mi innervosiscono anche e soprattutto nella vita reale) e che mi hanno portata a pensare quando una determinata visione del mondo stia , sfortunatamente (per come la vedo io) prendendo sempre più campo.
Mi sto riferendo alla cultura americana (intendo quella veicolata dai film, dalle serie TV, da alcuni libri) e da come essa dipinge i due sessi, in un modo a volte talmente pieno di stereotipi che mi fanno sempre arrabbiare. Ripeto che, dal mio punto di vista, ognuno è più che libero di pensare come preferisce. Ecco perché voglio precisare che non sto in alcun modo criticando una cultura diversa dalla mia di cui so qualcosa ma non tutto.
Il fatto è che fatico sempre molto ad accettare degli stereotipi. In particolare se sono così fortemente legati al contesto dei due sessi (dico due per intenderci).
Pensieri miei a parte, nel complesso la storia è una buona lettura: semplice, a tratti divertente, rilassante. Ma presenta alcuni punti con cui ho faticato a scendere a patti e che, se l'autrice vi avesse lavorato un po' di più sopra, sarebbero potuti diventare ottimi spunti di riflessione.

Voto:

Con questo, la sottoscritta vi saluta qui, sperando davvero di leggere le vostre opinioni qui sotto :D.
Vi do appuntamento al prossimo post e, nel mentre, vi ringrazio di tutto cuore per ogni cosa <3.
Un bacione, Letizia <3

2 commenti:

  1. Questo libro mi aveva sempre incuriosita anche per la cover, che trovo estremamente carina. Poi un libro leggero e semplice non guasta mai.

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    Risposte
    1. Ciao cara!
      Su quello che hai detto sono pienamente d'accordo: ogni tanto dei libri senza pretesa possono essere delle buone compagnie ;).
      Grazie per essere passata!
      Un bacio! <3

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