venerdì 24 febbraio 2017

Recensione manga e anime "Inuboku secret service" di Cocoa Fujiwara

Ciao a tutti!
Oggi, finalmente, sono qui a parlarvi di questo manga e anime che ho amato come non so cosa e che ho concluso giusto ieri. Aspettavo da tanto il giorno di questa recensione e, adesso che ci sono, non sto più nella pelle!!!! *^* Lo so, probabilmente starete pensando "Letizia è impazzita". Non preoccupatevi: da questo punto di vista non possiamo fare poi molto, dato che (ormai) la mia sanità mentale è andata perduta anni e anni fa (cioè quando sono diventata una fan compulsiva di libri, manga e anime o.O). Però, posso dirvi che, per spiegare questa mia euforia, servono solo sei parole: E' TUTTA COLPA DI QUESTA STORIA. E ora credo che sia meglio iniziare la recensione u.u


Titolo: Inuboku Secret Service (manga), Inu x Boku SS (anime)
Titolo originale: Inu x Boku SS
Autore: Cocoa Fujiwara
Editore: Star Comics
Periodo di pubblicazione del manga: 22 gennaio 2015 - 28 settembre 2016
Volumi: 11
Prezzo: €4,30 (a volume)
Messa in onda dell'anime: 12 gennaio 2012 - 29 marzo 2012
Episodi: 12 + 1 OAV
Genere: Shounen, soprannaturale, sentimentale

Trama: La Maison de Ayakashi, meglio conosciuta come Ayakashikan, è una sede di massima sicurezza in cui gli esseri umani discendenti (e reincarnazioni) di demoni o yokai risiedono; ognuno viene sorvegliato e protetto da un agente del Secret Service. Una ragazza yokai di nome Ririchiyo Shirakiin giunge all'Ayakashikan sperando di trovare un po' di tranquillità e di diventare più indipendente, senza contare sull'aiuto altru. Per questo motivo non accetta l'agente del SS che le viene assegnato, Soshi Miketsukami. Tuttavia, Chiyo capirà presto che le cose non andranno come lei avrebbe voluto. E, pian piano, la sua vita comincerà a prendere una svolta molto importante.

Recensione: Io ho le lacrime. Giuro, se penso a questo anime, a questo manga, a questa storia, a questi personaggi, l'unica cosa razionale (diciamo così) che riesco a fare è piangere. Perché è tutto bellissimo, tutto pieno di talmente tante cose mozzafiato che io, boh, non so davvero da dove cominciare. Prima di tutto, però, direi di rimettere in sesto il mio cuoricino (va quindi a raccogliere i pezzetti sparsi per la sua camera dopo che l'organo le è esploso nel leggere l'ultima pagina del manga). Ora direi che possiamo proseguire.
Una scena del manga, giusto per farvi capire *^*
(sono Soshi - a sinistra - e Ririchiyo - a destra)
E la prima cosa di cui vorrei parlarvi è lo stile dei disegni del manga: delicato, elegante, con un perenne gioco di luci e ombre capace di mettere in risalto i giusti particolari. Talmente bello che, a volte, mi sono ritrovata a sclerare come non so cosa più per i disegni che per ciò che stava succedendo *^* (non sto scherzando): uno stile pulito, dolce, tenero, perfetto per la storia (piange in un angolino perché non riesce a contenere gli scleri)!!!! *^* Quello dell'anime, grazie al cielo, rispecchia molto quello del fumetto, e non avrei potuto chiedere niente di meglio (anche se, tuttavia, credo fermamente che i disegni del manga siano di gran lunga più emozionanti - e belli, bellissimi *^*).
Per quanto riguarda la trama, devo dire che l'ho trovata molto originale *^*. Non è la prima volta che sento parlare o che leggo di yokai (che, nel folkore giapponese, comprendono alcuni demoni e spiriti, sia buoni che non). Ma il modo in cui l'autrice ha creato l'universo della storia e, soprattutto, il modo in cui ha inserito le figure degli yokai nella storia (perché, appunto, tutti i personaggi con cui abbiamo a che fare lo sono), è fantastico *^*. Per difendersi dagli yokai puri, i nostri protagonisti (come altri loro simili) possono vivere nelle Ayakashi Kan, complessi di appartamenti sparsi in tutto il Giappone e costruiti esclusivamente per gli yokai che vogliono allontanarsi dalla famiglia ma che, a causa della loro delicata posizione, hanno comunque bisogno di un luogo sicuro dove stare. Ed è con l'arrivo di Ririchiyo (Chiyo per gli amici) ad una di queste Ayakashikan che comincia la storia.
Una storia incredibile, in cui non si può dare niente di scontato, nella quale i colpi di scena compaiono all'improvviso, a volte facendo male, a volte portando lacrime (quante ne ho versate *^*), imprecazioni o risate (o ancora molti "Awww" per alcune cosine dolciose e tenerine *^*). Una storia che, alla fine, riesce a collegare tutti i fili tirati, come un cerchio perfetto in cui niente viene dimenticato (e questo è un immenso punto a favore u.u).
I personaggi principali (stile anime), partendo da sinistra:
Kagero, Karuta, Banri, Soshi, Ririchiyo, Rensho, Nobara, Zange
Man mano che la protagonista entra in contatto con tutti gli altri personaggi, cominciamo a capire sempre più a fondo sia lei sia le persone che le sono attorno. E penso che questo non sia una cosa da prendere alla leggere. Non quando i personaggi principali sono otto (abbastanza per un manga non molto lungo come questo), tutti diversi tra loro, ognuno la propria storia sulle spalle. Principalmente, la storia si concentra su Chiyo e Soshi. Ma allo stesso tempo, pian piano, ci vengono svelati retroscena degli altri personaggi che, pagina dopo pagina, ce li fanno apprezzare sempre di più (giuro che voglio bene a tutti loro - anche se ad alcuni in modo più profondo rispetto ad altri: sono comunque tutti i miei bambini, i miei amori adorati che, se solo potessi, stringerei fortissimo uno ad uno *^*).
Ririchiyo, Soshi, Karuta, Banri, Rensho, Nobara, Zange, Kagero sono personaggi mooolto diversi, fatti tutto a modo proprio. Talmente tanto che, a volte, mi sono ritrovata a pensare che la nascita di un rapporto vero, stabile, importante tra tutti loro fosse impossibile. Eppure, proprio loro, invece, mi hanno dimostrato il contrario: nonostante le differenze, tutti si amano da morire, si vogliono bene come quella grande famiglia che, capitolo dopo capitolo, diventano e che ci ritroviamo a conoscere sempre più a fondo. Una famiglia in cui ogni membro conta esattamente come tutti gli altri (e la sottoscritta si scioglie lentamente nel ricordarlo *^* - della serie "I MIEI BAMBINI ADORATI!!!!!", a cui bisogna aggiungere fiumi di lacrime grandi quanto le cascate del Niagara).
Scleri e shippi a parte (perché gli shippi partono, non c'è verso di evitarli *^*), non posso analizzar tutti i personaggi. Primo perché farei un papiro per ognuno, secondo perché la storia si incentra principalmente su Chiyo e Soshi. Ed è appunto di loro due che voglio parlare ora (sui miei amori bellissimi e dolcissimi e stupendi e carini - e chi ne ha più ne metta *^*).
Ririchiyo nell'anime
Ririchiyo Shirakiin, quindicenne, discendente/reincarnazione di uno yokai, vuole a tutti i costi allontanarsi dalla propria famiglia per diventare più indipendente. Tuttavia, non è solo questo il motivo che l'ha spinta a prendere le distanze dai suoi cari. Lei, come molti altri eredi degli yokai, sono visti dalle proprie famiglie come oggetti da sfruttare o come "divinità" da tenere in alta considerazione, ma mai come persone vere e proprie, con propri pensieri e propri sentimenti. E' anche per questo motivo che Ririchiyo vuole allontanarsi da casa: il luogo in cui viveva priman non è legato a ricordi felici per lei. Pian piano, quindi, capiamo il perché del suo atetggiamento arrogante e acideo verso chi la circonda: vorrebbe tanto instaurare dei rapporti veri e sinceri con qualcuno, però la sua insicurezza e il suo non riuscire completamente a firdarsi (a lasciarsi amare) degli altri glielo impediscono, facendola sempre allontanare da chiunque. Nella sua nuova vita, Ririchiyo vuole crescere anche da quel punto di vista: vuole diventare una persona migliore che potrebbe avere la possibilità di farsi degli amici (ciò di cui Ririchiyo sente maggiormente la mancanza da sempre). Ed è grazie a Soshi, alla sua presenza costante, se la nostra piccola yokai inizia a cambiare, a crescere, a fidarsi, a diventare più coraggiosa, mostrando la sua vera natura di persona dolce e sensibile.
Soshi nell'anime
(E' UN GRANDISSIMO FIGO E IO LO AMO DA MORIRE)
Soshi che, come Ririchiyo, non ha avuto una vita facile. Ventitrenne, discendente/reincarnazione dello spirito volpe, ha sempre agognato la libertà, per la quale ha fatto letteralmente qualsiasi cosa pur di raggiungerla in modo definitivo. Pur di vivere la sua vita secondo i suoi desideri. Questo, come pian piano capiamo dalla storia, lo mette in una posizione completamente opposta a quella di Ririchiyo, che incarna la purezza, al contrario di Soshi che, invece, porta con sè molta oscurità. Eppure, come si viene a scoprire, è proprio grazie alla presenza di Ririchiyo (anche indiretta), se il nostro spirito volpe inizia a cambiare, a cercare di capire chi sia veramente. Soshi, grazie a Chiyo, inizia a pensare a se stesso in modo diverso, inizia a dare importanza alle proprie emozioni, a vedersi (anche se molto lentamente) sotto una luce migliore. Grazie a Chiyo, Soshi comincia a vedere il lato bella della vita. Per questo, fin dall'inizio della loro convivenza all'Ayakashikan, lui non fa altro che ringraziarla e starle intorno: vuole dimostrarle tutta la sua gratitudine, tutta la sua devozione. Vuole ripagarla dell'enorme regalo che gli ha fatto e che lo ha portato a cambiare. E, anche se a volte può sembrare ossessivo fino ai limiti dell'impossibile, non c'è da preoccuparsi: la sua "ossessione" non è nociva, rispecchia principalmente l'immensa gratitudine che lui prova verso la protagonista. Un'ossessione che, col tempo, ha modo di cambiare e diventare qualcosa di molto, infinitamente più bello *^*, sia per Soshi che per Chiyo.
Belli gli amori miei *^*
Il rapporto tra questi due è dolcissimo, bellissimo e molto, molto tenero. Ossessione di Soshi a parte (che, spesso, fa più ridere che paura - quindi do not worry u.u;)), la relazione tra questi due amori è qualcosa di perfetto *^*. Entrambi hanno bisogno della presenza dell'altro per trovare la forza che a loro manca, una forza che a tutti e due serve per mostrare la versione migliore di se stessi senza la paura di essere giudicati o di essere respinti. Entrambi hanno bisogno dell'altro per affrontare le proprie paure, le proprie debolezze; per crescere. Entrambi tengono all'altro in un modo talmente intenso che a volte fa male (sia a loro che a noi lettori - A ME SOPRATTUTTO *^*), in un modo che ricorda che l'amore esiste e che si manifesta in tanti, infiniti modi, modi che cambiano a seconda del carattere delle persone coinvolte e delle persone stesse *^*. E' grazie all'altro, se Soshi e Chiyo cominciano a stare davvero bene con se stessi e con gli altri. E' grazie all'amore dell'altro nei loro confronti, se entrambi capiscono di avere ancora una possibilità. Una possibilità che vogliono scoprire insieme e alla quale nessuno dei due ha intenzione di rinunciare (e qui, ovviamente, altre lacrime e altri feels *^*).
Ultima cosa prima di lasciarvi: i temi *^*. Oltre a una sana riflessione sul valore dell'amicizia e degli amici visti come una famiglia a cui poter far sempre ritorno senza paura di essere feriti, presso i quali non si ha timore di mostrare il proprio io, il manga si incentra soprattutto su quanto sia importante accettare se stessi, nel bene e nel male, facendo capire che è dalla persona stessa che partono i cambiamenti: ciò che è esterno può essere un input, ma è la persona singola che, accettando se stessa in ogni sua sfumatura, può davvero mettere in atto la propria crescita per diventare migliore e, soprattutto, attuare i propri sogni. Un messaggio che, ogni tanto, fa bene a tutti ricordare, per non dimenticare quanto abbiamo da offrire a noi stessi e alle persone che ci circondano.

Voto:

Io... Avrei ancora tanto da dire, lo sento premere fin dentro le ossa (sono serissima). Però non voglio rovinarvi niente. Voglio che, se mai vi venisse voglia di leggerlo, sia la storia stessa a dirvi ciò che io ho taciuto oggi ;). Spero, quindi, di avervi incuriosita :D. Fatemi sapere nei commenti, ci conto ;).
A presto e, come sempre, grazie per tutto! Ricordatevi che siete preziosi in ogni vostra più piccola parte! <3
Un bacione, Letizia <3

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