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domenica 22 novembre 2020

#letswritewithleti - 4. Idea trovata, genere trovato. E poi?

Ciao a tutti! <3
Spero stiate tutti bene :3 <3. Oggi, dopo mesi (perdonatemi), torno a parlare di scrittura qui sul blog *^*, con un nuovo appuntamento di questa rubrica che spero possa esservi in qualche modo di aiuto. Detto questo, cominciamo! ;)



Con il post di oggi vorrei riprendere un po' il discorso di ciò che ho toccato nelle puntate precedenti: l'ida è stata trovata, insieme al genere (le due cose vanno più o meno di pari passo, almeno per quello che ho potuto notare dalla mia esperienza). Bene, ma dopo cosa arriva, cosa c'è?
Credo che dipenda da che tipo di scrittori siete voi.
Mi spiego meglio.
Sul sito/blog del NaNoWriMo (Nationa Novel Writing Month) si parla di due tipi di scrittori, a cui gli scrittori ne hanno aggiunta una terza intermedia, che si differenziano per il modo in cui gli scrittori si approcciano alla propria storia e per come la strutturano prima di iniziare davvero a buttare giù il tutto.
Personalmente, divisioni del genere non mi piacciono, perché non sono fan delle categorie. Tendo più a basarmi sul concetto del "dipende", per il semplice fatto che ognuno è diverso dall'altro, sia come persona che come scrittore, quindi a maggior ragione credo che ognuno abbai il proprio modo di strutturare il lavoro, senza basarsi troppo su divisioni o "regole".
Vorrei comunque parlarvene, sia per dare a chi è alle prime armi degli strumenti, degli input che potrebbero essere utili, sia per chi ha magari un po' esperienza ma vuole provare qualcosa di nuovo e anche per chi, magari, sta ancora cercando il metodo migliore, quello che può funzionare. Prima parlerò delle "tipologie", poi vorrei darvi un consiglio ;).
Queste "tipologie" sono:
  1. Planner: coloro che, prima di iniziare la stesura vera e propria della storia, scrivono letteralmente TUTTO, sia tutto quello che accade, sia tutto ciò che riguarda i personaggi. E' un lavoro/processo dettagliato, per capire dove ogni parte andrà a parare e, a detta di chi fa così, li aiuta a lavorare molto più spediti perché hanno elaborato tutte le informazioni del caso. Pensano per bene alla trama, a ogni più piccola parte della storia, a ogni scena, e così via. Così poi procedono senza intoppi perché hanno pensato a cosa succede e hanno già chiaro tutto. Quindi, un profondo lavoro di brainstorming: raccogliere idee e svilupparne ogni più piccolo dettaglio, ogni più piccola parte.
  2. Panster: coloro che, al contrario dei planner (quindi di quelli che pianificano), tendono a pianificare molto poco, lasciando che sia la creatività a fare da padrona. Tendono a programmare pochissimo, letteralmente il minimo indispensabile (che più indispensabile non si può), e poi lasciano che sia la fantasia a portare avanti il tutto. Un modo di fare, per chi dice di esserlo, molto libero: poche, semplici informazioni e poi via, partono a buttare giù la storia,  Strutturano molto poco prima di iniziare a scrivere. A volte, coloro che si identificano come tali, dicono di non pensare proprio a niente e iniziano, senza materiali, senza niente sottomano. Come si dice da me, partono in quarta.
  3. Planster: la via di mezzo tra i due precedentemente menzionati. Sono coloro che necessitano di qualche appunto prima di partire. Niente di troppo elaborato o dettagliato, ma linee generali su cui possono basarsi per iniziare; i punti principali, gli snodi principali. Prendono appunti, un po' pianificano, ma lasciano comunque spazio alla fantasia, alla creatività. Uniscono pianificazione e improvvisazione più o meno in egual misura, spesso dando forma alla storia e approfondendo i dettagli via via che questi si presentano nel corso della stesura.
Detto ciò, il mio consiglio è questo: a prescindere dal tipo di scrittore che siete e dal vostro modo di lavorare, appuntatevi ogni idea, ogni dettaglio che vi viene in mente, così potete ritrovarli tutti con facilità ogni volta in cui ne avrete bisogno. Perché potrà essere stupido (ma non del tutto, almeno non per come la mia esperienza mi ha insegnato), ma quei piccoli dettagli spesso aiutano a rendere la storia più completa, coesa e, soprattutto, coerente in tutte le sue parti. Quindi, il mio consiglio spassionato è di appuntarvi tutto, anche le cose più piccole, così almeno non le perdete. Che sia su un blocchetto per gli appunti, su una nota scritta o registrazione sul telefono, ma fermate quelle idee su un supporto, così le avrete a portata quando vi serviranno. E questo vale sia quando iniziate a pensare, a sviluppare un po' di più la vostra idea prima di iniziare a scrivere sia, soprattutto, mentre scrivete.
Personalmente, ho sempre trovato molto utile fare così, perché non ho perso pezzi importanti per legare una cosa all'altra. Spero possa essere utile anche per voi :3.
Altro consiglio, minuscolo, che vorrei darvi è questo: se potete, cercate di tenere il luogo in cui scrivete il più ordinato possibile. E' una cosa che cerco di fare spesso e posso assicurare che, se attorno è tutto un po' più ordine, lavoro decisamente meglio (e non solo per la scrittura ;)).

Voi cosa ne pensate? Vi ritrovate un po' in questi "profili" o avete ancora altri modi per iniziare la stesura della vostra storia? Che consigli avete per queste fasi iniziali di lavoro? Fatemi sapere, vi aspetto! *^*
Sperando che il post di oggi vi sia stato un po' di aiuto, vi do appuntamento al prossimo ;). A presto! <3
Un bacione, Letizia <3

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