Pagine

venerdì 9 giugno 2023

Recensione libro "Idol" di Kristen Callihan

Bellissime persone, ciao! <3
Ebbene sì, oggi torno a parlare di romance ;). Buona lettura! <3
Informazione di servizio: il libro è edito in Italia dalla Always Publishing col titolo Idol


Titolo: Idol (VIP #1)
Autore: Kristen Callihan
Editore: Plain Jane
Data di pubblicazione: 07 giugno 2016
Pagine: 339
Prezzo: $4,99
Genere: New Adult, drammatico, romance, contemporary, music romance 

Trama: (della versione italiana) E SE LA TUA ROCKSTAR PREFERITA SI INNAMORASSE DI TE?
Due cuori che battono al ritmo di musica in una storia d'amore travolgente.

POTREBBE ESSERE MIO, SE SOLO OSASSI RECLAMARLO…
Leader e front-man della più grande rock band del mondo, Killian James è in crisi: in seguito ad un drammatico evento la sua vita perfetta si è sgretolata, e lui decide che sparire dalle scene per un po’ sia la scelta migliore.
Schiantarsi con la moto e svenire ubriaco fradicio in mezzo al nulla, nel prato della casa di una bella ragazza, solitaria quanto irascibile, però non è il modo migliore di cominciare il suo ritiro in solitudine.
Nonostante Killian distrugga la tranquillità della vita da eremita di Liberty Bell, le loro strade non sembrano più destinate a separarsi.

…IL PROBLEMA È CHE IL MONDO PENSA CHE SIA SUO.
Almeno non finché il palco non tornerà a reclamare il suo dio del rock, e Killian dovrà scegliere se tornare alla realtà sfrenata della sua vita da rock-star o continuare a nascondersi al sicuro, nella sua bolla incantata con Libby.

Due mondi che si scontrano, una passione che li unisce.

Recensione: Una cosa che posso dire con certezza dei libri della Callihan è che scorrono come l'olio. Si divorano nell'arco di poco tempo, tanto prendono, tanto le pagine filano, tanto la storia cattura portando al fatidico "Voglio saperne di più" alla fine di ogni capitolo.
Questo titolo, da questo punto di vista, non fa eccezione: si legge bene, scorre e nel complesso, per quanto mi riguarda, si è rivelata una lettura più che godibile.
Le note dolenti arrivano non tanto nella caratterizzazione dei personaggi (che è a mio parere davvero ben fatta: ognuno di loro ha una propria voce, proprie attitudini e comportamenti, emerge nella sua unicità e umanità - quindi difetti e pregi compresi) quando dalla gestione degli eventi.
Mi spiego meglio.
Per prima cosa, per come ho vissuto io la lettura, non ho percepito QUANDO i due personaggi si innamorano: si parla tanto di tensione fisica, di cose fisiche, ma i sentimenti non emergono mai dalle pagine, neppure una volta. Si parla sempre di come i due si vogliano da un punto di vista fisico, ma non c'è mai menzione di sentimenti. Questa non è la prima lettura che mi capita tra le mani fatta in questo modo: una storia d'amore in cui sesso e sentimenti coincidono, come se andare a letto con qualcuno in automatico portasse a sentimenti, come se le due cose fossero tra loro in automatico correlate. E' un escamotage che a me non piace (e ammetto, personalmente mi dà anche un po' fastidio leggere) perché, come penso chiunque meglio di me lo sappia, la realtà dei fatti non è così. Sesso non equivale ad amore, non sempre. Non è automatico, non è immediato. E questo come primo punto.
Secondo punto è che l'attenzione dei personaggi è sempre e solo concentrata sull'altro, sulla relazione con l'altro, come se il mondo esterno non esistesse. Entrambi i personaggi pensano solo e soltanto alla relazione. Cosa che, oltre che monotona, a mio parere non è neanche poi così sana. Non voglio dire che la relazione tra i due è tossica perché, fortunatamente, non è così. Penso più al fatto che, oltre ai pensieri riguardanti il partner e la relazione, poi dei due personaggi si sa poco. Di quello che fanno, di come si approcciano alla propria quotidianità e al proprio lavoro. Sono sempre e solo fissi sulla relazione.
Il lato più che positivo, e probabilmente l'aspetto che ho apprezzato di più di tutta la storia, è che ricorda a chi legge che anche le persone famose sono e restano, appunto, persone: fallaci, umane, con difetti e pregi in egual misura. La storia ricorda che le celebrità non sono divinità, che la vita e le sue difficoltà toccano anche loro come chiunque altro. Credo sia davvero un bel promemoria.
Nel complesso, quindi, sì, mi ritengo soddisfatta perché alla fine dei conti tutto ha senso, è coerente e funziona bene. Se solo l'autrice avesse giocato meglio con i due punti che ho menzionato poco sopra, sono sicura che la storia sarebbe stata un prodotto ottimo. Ma anche così è comunque piacevole da leggere, specie se cercate qualcosa da divorare in poco tempo ;).

Voto:

Detto questo, la sottoscritta vi saluta qui e vi dà appuntamento al prossimo post ;).
Grazie di tutto, sul serio <3.
Un bacione, Letizia <3

Nessun commento:

Posta un commento