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lunedì 12 aprile 2021

Recensione duologia "The alchemist chronicles" di C. J. Daugherty

Bellissime persone, ciao! <3
Oggi torno con un'altra recensione (mi piacciono periodi come questo *^*), stavolta di una duologia che, come tipologia di recensione, non capitava da un po' (spero di rifarmi nei prossimi mesi con altre letture che ho in mente di fare ;)). Detto questo, vi lascio alla recensione e buona lettura!
Informazione di servizio: ho letto i libri in inglese e il livello della lingua è medio; i volumi sono disponibili anche in italiano ed è infatti dell'edizione italiana che troverete i dati ;).


Titolo(i):
#1 The secret fire
#2 The secret city
Autore: C. J. Daugherty
Editore: Leone Editore
Periodo di pubblicazione: 2016 - 2017
Prezzo: €13,90 (a libro)
Genere: Urban fantasy, Young Adult

Trama: (solo del primo libro) Sacha Winters vive a Parigi e non può morire - almeno fino al suo diciottesimo compleanno. Una maledizione infatti prevede che tutti i primogeniti maschi della sua famiglia muoiano al compimento della maggiore età. Fino ad allora, qualsiasi ferita il ragazzo subisca, il suo corpo si rigenera nel giro di pochi secondi. Dopo averlo scoperto Sacha ha cominciato a trascurare la scuola e a vivere di espedienti, cercando di utilizzare la sua capacità per mettere da parte più soldi possibili per la madre e la sorella minore. Taylor Montclair è invece una brillante studentessa inglese che sta facendo tutto il possibile per essere ammessa a Oxford, e che soffre sempre più spesso di fortissime e inspiegabili emicranie . Conosciutisi tramite internet, Sacha e Taylor provano un'istintiva simpatia l'uno per l'altra, ma terrificanti creature sono già sulle loro tracce, per assicurarsi che i due ragazzi non si incontrino mai e che la maledizione si avveri... per l'ultima volta.

Recensione: Ammetto che, quando ho iniziato a leggere questa duologia, non sapevo dove la lettura mi avrebbe portata. Non avevo aspettative, né idee (perché al solito non ho letto la trama :)). Solo la speranza di leggere qualcosa di piacevole e di appartenente a uno dei miei generi (o meglio, sottogeneri) prediletti: l'urban fantasy. Peccato che le cose non siano andate come speravo.
Parto dallo stile: semplice, che sì scorre ma che, almeno per quanto mi riguarda, non è riuscito a catturarmi chissà quanto. Cosa che posso dire anche non tanto della trama (perché l'idea di base è bellissima e, sul serio, se non ci fossero state le cose che a breve vi dirò, sarebbe stato tutto un mega WOW *^*), quanto più del modo in cui i fatti sono narrati, presentati.
In breve, durante la lettura di entrambi i libri, mi sono annoiata. E neppure poco.
Pur essendo un libro scritto in modo scorrevole, le pagine non scorrevano e la voglia di leggere e di sapere come il tutto sarebbe andato a finire non c'era. E' stato, come si dice da me, un patema d'animo leggere questi libri: nessuno degli elementi presenti mi ha invogliata a leggere, nessuno mi ha incuriosita, presa. Li ho letti solo perché è da anni che ho questa duologia in lista. Volevo leggerla, depennarla (dopotutto, si tratta di due libri, mal di nulla; fosse stato un numero maggiore di volumi, non so se avrei proseguito). Peccato si sia rivelata un'esperienza povera :/.
In due terzi del primo libro, non succede molto, se non la presenza di eventi e informazioni di gran lunga inutili che prendono una quantità di spazio che non meritano sottraendola a elementi invece più importanti: credo che, dopo un taglio accurato, di due libri ne sarebbe uscito uno solo e, forse, fatto un po' meglio dei due precedenti.
Le cose, infatti, cambiano nel secondo libro: decisamente molta più azione, molte più informazioni pertinenti e un generale movimento che, al contrario, secondo me è quasi del tutto assente nel primo libro. Questo però non cambia il problema di fondo.
Perché la sola parola che mi viene per descrivere questi due libri è vuoto. Pur con l'idea di base fantastica, per me sono state una lettura e una storia vuote, che non mi hanno dato niente. Per tutta una serie di motivi.
1. Nonostante il movimento del secondo volume, ho riscontrato una generale piattezza. Sia di eventi, che di informazioni, che di interazioni tra personaggi e figure. Piattezza anche nei personaggi: non che non abbiano personalità (grazie al cielo ce l'hanno tutti), ma nessuno emerge dalle pagine, neppure i protagonisti. E' vero che il fattore "tempo" implica un ritmo alquanto serrato per questa storia. Ciò però non significa costruire una storia superficiale in ogni suo aspetto. Cosa che si collega al punto 2.
2. Questa duologia mi è stata presentata, durante la sua promozione, come un urban fantasy. Il che è corretto, perché gli elementi ci sono tutti. Solo che il mondo che l'autrice ha creato è un mondo che dà l'idea di essere molto, molto, molto più vasto di quel poco che ha presentato nelle pagine di questi libri. Molte cose non sono dette, troppe sono taciute. Personalmente, sono arrivata alla fine della lettura con più domande che risposte, non tanto sulla trama, quanto più sul mondo presentato: un mondo posto al lettore in modo incompleto, superficiale, estremamente povero, che ha privato questa storia di un potenziale infinito.
3. Vuoto cosmico. Per non parlare della fine. Non tanto il capitolo finale, quanto più come il problema su cui tutto si incentra è stato risolto. All'acqua di rose, senza informazioni, presentato come un ammasso informe, una nebulosa. Esattamente come ogni altro elemento di questa storia.
Io sono convinta che se da questa duologia avessero tratto un film (uno soltanto, per racchiudere tutto quello che succede), il film mi sarebbe piaciuto, e pure tanto! Perché il modo in cui tutto si svolge ricorda molto le tempistiche cinematografiche: l'azione, il modo in le azioni sono rivelate, come si svolge la parte finale. Sono certa che sarebbe stato un film non bellissimo, ma molto molto molto piacevole da vedere.
Complessivamente, la storia di per sé, la trama, l'idea, mi sono piaciute. Credo solo che se certi elementi fossero stati assenti e altri invece decisamente più presenti, il lavoro finale sarebbe stato migliore. Di gran lunga migliore rispetto ai libri che ho letto che sì, per quanto mi riguarda sono passabili, ma niente più di questo.

Voto:

Detto questo, la sottoscritta vi saluta qui (gli impegni chiamano come avvolti :/), dandovi appuntamento al prossimo post ;). Grazie per tutto, sul serio <3
Un bacione, Letizia <3

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