Bellissime persone, ciao! <3
Oggi torno qui sul blog con un altro romance :3. Lo dico in tutta onestà: per questo mese avevo pensato di leggere tutt'altri libri; solo che questa serie si legge bene, è leggera e nel complesso carina e io in questo periodo ho bisogno di letture di questo tipo perché davvero non ho la testa per molto altro :/.
Detto questo, vi lascio alla recensione e vi auguro buona lettura! <3
Informazione di servizio: il libro è disponibile in inglese, il livello della lingua è medio.
Titolo: The fear of letting go (Fairhope #3)
Autore: Sarra Cannon
Editore: Autopubblicato
Data di pubblicazione: 7 novembre 2014
Pagine: 418 (ebook); 318 (cartaceo)
Prezzo: $3,99 (ebook); $8,71
Genere: New Adult, romance
Trama: (tradotta da me) Dovrà lasciar andare il proprio passato per trovare un amore che duri tutta una vita.
Tutto quello che avevo voluto quando mi sono trasferita a Fairhope era scomparire. Volevo diventare un fantasma. Una sconosciuta per tutti quelli che mi avevano conosciuta prima, persino per i miei genitori. Soprattutto per i miei genitori. Non mi sarei mai aspettata di diventare qualcuno. Un'amica. Un'impiegata fidata. Una studentessa. Men che mai un'amante. Amore è una parola che non ho mai capito fino a che non mi sono trasferita qui, fino a che non l'ho visto con i miei stessi occhi. Con il mio cuore.
Ho sempre creduto che l'amore fosse una favola, e adesso che mi sto innamorando per il miliardario di Fairhope, Preston Wright, mi sembra tutto solo un brutto scherzo. Un sogno da cui devo allontanarmi prima che sia troppo tardi. Prima che faccia gli stessi errori di mia madre, ritornando al punto di partenza.
So che dovrei stare il più lontano possibile da lui, ma il fato sembra avvicinarci sempre più. Non sono mai stata così spaventata in tutta la mia vita. E non ho mai desiderato qualcosa così tanto.
Recensione: Sarò breve perché, anche in questo caso, il libro è breve ;).
Parto subito dicendo che, benché l'idea di partenza sia stata rivista e riproposta un numero ormai immenso di volte, non mi è dispiaciuto come l'autrice ha trattato il tutto. Anche perché basa molto della storia su una differenza non di poco conto tra i due personaggi, che in ogni caso ha un peso (enorme, oserei dire) sulla vita di entrambi.
Jenna e Preston, i nostri due personaggi, vengono infatti da "universi" nettamente separati: lui ricco (aiutatemi a dire quanto ricco), lei che invece fatica sempre ad arrivare a fine mese. E' una differenza ben analizzata secondo me, nel senso che l'autrice riesce a portare avanti osservazioni, riflessioni che ruotano attorno a questo tema che sono intense, veritiere, e che possono benissimo essere poste nella vita di chiunque. Riflessioni che mi hanno dato quasi una bella botta in testa, nel senso che mi hanno messo davanti altre sfaccettature della vita reale a cui solo ultimamente mi è capitato di avvicinarmi, di ritrovarmi. Uno spaccato di realtà che male mai non fa ;).
Per quanto riguarda lo stile, qui mi è sembrato che l'autrice, rispetto agli altri volumi di questa serie, abbia fatto un po' più di fatica: non è stata una lettura scorrevole tanto quanto lo sono state le altre, e in confronto ho notato decisamente molti più cliché nelle descrizioni, soprattutto per l'introspezione dei personaggi, quasi l'autrice abbia un po' faticato a trovare le parole. Però, nel complesso, si legge bene ;).
Passando alla mia amata e immancabile introspezione, devo dire di essere un po' combattuta. Mentre quella di Jenna è un fiore all'occhiello per me, sia per crescita che per articolazione stessa del personaggio, non posso dire lo stesso di Preston (il libro, a differenza dei tre precedenti, porta avanti entrambi i punti di vista - e questo secondo me, non stancherò mai di ripeterlo - porta via tanto da una storia: i tre precedenti, in confronto, hanno molta più unità dal punto di vista narrativo proprio perché la storia è narrata da UN SOLO pov - sì, lo so, non mi piacciono molto ;P). Preston mi è sembrato quasi più un elemento di contorno, un mero suppellettile, un aiuto per sorreggere meglio tutta la storia di Jenna, perché di base è attorno a lei (oltre che attorno alla relazione) che tutto ruota. Un peccato, perché nel secondo e nel terzo libro come personaggio lui non mi era dispiaciuto :/.
Per il resto, devo dire che mi ritengo nel complesso alquanto soddisfatta: credo che l'autrice avrebbe potuto fare un lavoro un po' migliore, un pochino più curato, ed eliminare tutte quelle espressioni, quelle situazioni che avrebbero potuto benissimo essere rese in modo diverso, migliore. Però si è rivelata comunque una lettura complessivamente carina, buona. Da portare avanti per avere un po' di compagnia ;).
Voto:
Detto questo, la sottoscritta vi saluta qui, dandovi appuntamento al prossimo post e sperando di avervi incuriosito almeno un pochino ;). Fatemi sapere, ci conto!
Un bacione, Letizia <3
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