Ciao a tutti! <3
Oggi, dopo un altro piccolo periodo di pausa sempre dovuto allo studio :/, sono finalmente qui a parlarvi di questo romanzo di cui l'autrice mi ha gentilmente concesso una copia digitale proprio per proporvi la recensione odierna! Dunque non mi trattengo oltre e comincio subito (anche perché poi devo tornare alle mie sudate carte o.O).
Titolo: La fine del mondo arriva di venerdì
Autore: Isabel C. Alley
Editore: Autopubblicato
Data di pubblicazione: 19 maggio 2017
Pagine: 280
Prezzo: €2,99 (ebook)
Genere: Romance
Trama: Può una piccola decisione, apparentemente priva di importanza, cambiare un'intera esistenza? Può l'amore, il sentimento più brillante e puro che esista, risvegliare un cuore assopito e renderlo allo stesso tempo così vulnerabile?
Giulia potrebbe ottenere la vita perfetta: una brillante carriera da avvocato, due splendidi figli, un marito medico elegante e distinto. Invece si ritrova sola, in una mattina di fine giugno, a boccheggiare per i trenta gradi della sua casa e il post-sbronza del venerdì sera.
Durante il suo viaggio verso una meta solida e sfarzosa, uno strano meccanismo arriva a cambiare la direzione dei binari su cui il treno di Giulia si sta muovendo: un meccanismo che porta il nome di Lia.
E' la sua nuova coinquilina, romana, con una zazzera enorme di riccioli in testa, a scuotere Giulia dall'apatia che tormenta le sue giornate, portandola con sé nel mondo della rievocazione storica. E' là, tra allegri festeggiamenti, danze intorno al fuoco, abiti di lino e radure immerse nei monti che Giulia conosce la libertà, la speranza, l'amore.
E' là che conosce Fran.
Fran, capace di portare l'oro dell'estate nel grigio inverno di Giulia. In estate, però, nascono anche le tempeste e non sempre le tempeste si placano. A volte possono lasciare dietro di loro un vuoto oscuro, come se ci si trovasse, tutto ad un tratto, alla fine del mondo.
La fine del mondo può arrivare nel momento più inaspettato, prendendo da sola un appuntamento con ognuno di noi. Per Giulia ha scelto il venerdì.
Recensione: Sarò molto breve oggi. Non tanto perché non voglia parlarvi del libro (anzi, se potessi, non mi tratterrei in alcun modo dallo sclerarci sopra), quanto perché sono seriamente piena di cose da fare (studiare soprattutto) e il tempo che ho sembra farsi sempre più limitato o.O. Povera me :/.
Tornando a noi, la storia di cui voglio parlarvi oggi è una storia che definirei comune. Comune nel senso che le vicende narrate, bene o male, sono comuni a molte persone, non per tutto, ma per la maggior parte delle cose che succedono. Comune, reale. Due aggettivi che, se penso a questo libro, sono i primi a venirmi in mente.
La storia si svolge in circa sette anni e narra di Giulia che, tramite il suo punto di vista scritto in prima persona, ci mostra la sua crescita, il suo diventare più forte e serena, il suo riuscire a rimettersi in piedi da sola dopo ogni caduta; il suo liberarsi sempre più da tutte le catene che, in un modo o nell'altro, la facevano soffrire e le impedivano di essere libera come avrebbe tanto voluto.
Una storia di riscoperta di sé stessi, di coraggio nell'affrontare le proprie paure e i propri limiti. Una storia di azioni e tentativi compiuti per stare bene con se stessi e trovare la serenità necessaria per affrontare la vita faccia a faccia. Una storia di una persona che, dopo tanti sforzi, riesce a trovare la sua versione più vera e migliore.
Credo che la scelta di scrivere in prima persona sia stata ottimale per far comprendere di più cosa e come Giulia abbia vissuto, perché ci dirotta fin da subito nel modo di pensare e di vedere le cose dal punto di vista della protagonista.
Protagonista che, devo proprio dirlo, ho trovato molto ben costruita, anche se a volte la descrizione dei suoi sentimenti e dei suoi pensieri mi sono sembrate troppo esagerate. Questo però solo in alcuni punti della storia. Per il resto, mi sono piaciuti ogni virgola e ogni punto che l'autrice ha usato *^*.
Un'autrice dallo stile semplice e molto scorrevole, che mi ha aiutata tantissimo a macinare pagine su pagine del libro, per capire come sarebbe andato a finire tutto quanto. Una piccola pecca dello stile, che poi alla fine non lo è più di tanto, riguarda i dialoghi: li ho trovati, a volte, poco realistici, troppo lirici e artificiosi; mi hanno, a volte, impedito di godermi completamente ciò che stava succedendo perché, con questi dialoghi poco naturali, mi sono sentita catapultare lontano dalla scena, come essa, all'improvviso, perdesse di valore. E questo mi è dispiaciuto moltissimo. Per il resto, non ho da dire niente in contrario (anche perché queste, come a volte ricordo, sono soltanto le mie impressioni, che non vogliono in alcun modo offendere niente e nessuno).
Ultimo punto che vorrei toccare è il tema che l'autrice ha deciso di trattare o, almeno, quello che mi è sembrato il centro di tutta la storia. Storia che si concentra sul fatto che, alla fine, ogni persona è e sarà sempre la sola artefice della propria serenità e della propria felicità. Nessun altro può mettere mano sull'anima di una persona e plasmarla a proprio piacimento, ingannandola e illudendola di stare bene quando invece tutta attorno a lei sta cadendo a pezzi. Il centro del romanzo riguarda anche il fatto che ogni persona è artefice della propria vita, nel bene e nel male. E questo, credo fermamente che sia un ottimo messaggio su cui far riflettere.
Voto:
Avrei voluto davvero parlarvene in modo più approfondito, ma il tempo mi rema contro o.O (che cosa triste :/). Spero che la recensione vi abbia incuriosito! Fatemi sapere giù nei commenti, ci conto! <3
Ci sentiamo presto! Grazie di tutto!
Un bacione, Letizia <3
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