Ciao a tutti! <3
Come credo abbiate notato dal titolo, oggi si parla di libri (Vocina: "Ogni tanto ti ricordi che questo è un blog letterario, vero Leti?"; blogger: "Ma anche i manga e gli anime - i manga soprattutto - sono comunque legati alla lettura!"). Controversie tra me e la mia vocina a parte, direi che è meglio iniziare la recensione perché oggi ho veramente troppe cose da fare o.O (anche se prima vorrei dirvi che QUI trovate il video per il compleanno del canale YouTube :)).
Titolo: Ho cercato il tuo nome
Titolo originale: The lucky one
Autore: Nicholas Sparks
Editore: Sperling & Kupfer
Anno di pubblicazione: 2009
Pagine: 368
Prezzo: €9,90
Genere: Romanzo rosa
Trama: Dal momento in cui Logan - marine in missione in Iraq - trova nella sabbia la foto di una ragazza sorridente, la fortuna inizia ad assisterlo. Tornato negli Stati Uniti, decide di rintracciarla. Quando finalmente ci riesce, tra lui e Beth - questo il nome della donna - l'attrazione è immediata e irresistibile. Travolto dalla passione, Logan non fa alcun accenno alla foto che per mesi è stata il suo portafortuna: un segreto che minaccia di travolgere il sentimento appena sbocciato...
Recensione: Sarò sincera (partendo col dirvi che, probabilmente, questa recensione non sarà molto lunga, o almeno credo :)): mi aspettavo molte cose da questo libro e, grazie al cielo, non ne sono rimasta minimamente delusa *^*. Anni fa ho visto il film (E VE LO CONSIGLIO CALDAMENTE *^*), quindi le linee generali della storia già le conoscevo, come già conoscevo la fine. E, come il film, ciò che mi ha maggiormente colpito in questo romanzo è stata l'originalità che Sparks è riuscito a mostrare, partendo dalla trama, caratterizzata da qualcosa di poco comune persino nello stile dell'autore *^*.
Perché la trama di questo libro è davvero inusuale, a mio parere, per gli standard del nostro Sparks. E questa inusualità è data proprio da quella foto che Logan (nome bellissimo - e pure nel libro il personaggio è un figone assurdo *^*, della serie "Aiutate Letizia a riprendersi" ;)) trova durante una missione militare. Foto che sembra diventare il suo portafortuna, salvandolo più volte dalla morte per poi, forse, farlo incontrare con la persona raffigurata in quella stessa foto.
Mi è piaciuto molto il valore che Sparks ha dato alla foto, specialmente per il fatto che, in situazioni critiche come la guerra, credo sia giusto che i soldati trovino qualcosa a cui ancorarsi per non crollare, per credere che andrà tutto bene. Nel libro, l'autore scrive spesso che molti militari diventano superstiziosi, soprattutto quando si tratta di portafortuna (nel senso che ci credono fortemente). Logan, al contrario, non crede a questo tipo di cose, però ammette lo stesso che sente che c'è qualcosa più grande di lui che l'ha portato da Beth (o, come la chiama lui, Elizabeth - dato che questo è il nome per intero della giovane donna).
Un qualcosa che pure io, nella lettura, spesso mi sono ritrovata a percepire, come una presenza benevola e amorevole che guida passo dopo passo le azioni di Logan e Beth affinché si trovino e stiano insieme.
In più, ho trovato originale, rispetto al solito, il come Sparks abbia costruito i protagonisti: Logan, un tipo riservato che rimane coerente col suo carattere fino alla fine (ringraziamo il cielo *^*); e Beth, giovane donna e madre di Ben (un bimbo fantastico), la quale spera un giorno di potersi sistemare definitivamente con un uomo (dato che lei e il padre di Ben hanno divorziato) per sentirsi in pace con se stessa dopo la morte del fratello (e, sempre grazie al cielo, anche lei resta coerente *^*).
Entrambi notano fin da subito come si sentano a proprio agio con l'altro, pur non conoscendosi molto. Un agio, un conforto che col tempo diventa qualcosa di più, sbocciando in un amore che profuma di promesse solide e un futuro duraturo, ciò di cui Logan e Beth hanno più bisogno nella propria vita.
Lo stile dell'autore, come sempre, è molto scorrevole, velato questa volta di un tocco in più che aumenta il lieve senso di mistero che pervade la storia e che la rende ancora più accattivante.
Per quanto riguarda i temi, credo che l'unico che mi sia saltato agli occhi sia stato principalmente quello del "volersi sentire a casa". Un volersi sentire a casa inteso come necessità di trovare un luogo (una casa, una città, una persona) in cui potersi sentire completamente liberi da qualsiasi peso, da qualsiasi brutto ricordo o ferita, da qualsiasi imposizione esterna. Una necessità che, penso, molti hanno (nella quale, a volte, mi ritrovo anche io). Un volersi sentire a casa intenso come il fatto che, prima o poi, tutti noi troviamo quella persona speciale che riuscirà a rispondere al nostro bisogno, facendoci sentire completi davvero per la prima volta.
Una lettura piacevole, che mi ha portato un sorriso quando ho voltato l'ultima pagina *^*.
Voto:
Per oggi la sottoscritta chiude qui, sperando che questa recensione (seppur molto, molto, molto breve rispetto al solito) vi sia piaciuta e vi abbia incuriosito :D. Fatemelo sapere giù nei commenti, ci conto!
Ci sentiamo domani col WWW!
Un bacione, Letizia <3
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