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mercoledì 30 settembre 2020

Recensione libro "Donne che comprano fiori" di Vanessa Montfort

Ciao a tutti! <3
Oggi torno sul blog per parlarvi del libro che ho finito di leggere giusto stamattina. Quindi, senza ulteriori indugi, vi lascio alla recensione ;). Buona lettura! <3


Titolo: Donne che comprano fiori
Titolo originale: Mujeres que compran flores
Autore: Vanessa Montfort
Editore: Feltrinelli
Data di pubblicazione: 15 giugno 2017
Pagine: 384
Prezzo: €15,00
Genere: Narrativa, formazione

Trama: Nel cuore del Barrio de las Letras, il quartiere più bohémien di Madrid, tra stradine pedonali e piazzette ombreggiate, proprio dove si narra che abbiano vissuto Cervantes e Lope de Vega, esiste una piccola oasi verde ricca di fascino e profumi: il Giardino dell'Angelo, il regno fiorito di Olivia. Nel suo negozio, all'ombra di un ulivo secolare, si incrociano le vite di cinque donne che comprano fiori. All'inizio nessuna lo fa per sé: una li compra per un amore segreto, un'altra per l'ufficio, la terza per la vecchia madre, la quarta per dipingerli e l'ultima, Marina, per una persona che non c'è più. Dopo la perdita del marito, infatti, Marina si sente completamente smarrita: ha occupato la poltrona del co-pilota per troppo tempo, lasciando a lui il timone della propria vita. Mentre cerca disperatamente un modo per rimettersi in piedi, si imbatte in Olivia e accetta di lavorare nel suo negozio. Lì conoscerà altre donne molto diverse tra loro, ma che, come lei, si trovano in un momento cruciale della propria esistenza per motivi lavorativi, sentimentali, familiari o di realizzazione personale...

Recensione: Credo che questo libro sia stato quello giusto al momento giusto. Avevo bisogno di una storia che mi desse una scossa, che toccasse alcuni angoli di me per farmi ripartire come si deve. Non è perfetto come libro, ma lo è stato per me perché ne avevo davvero bisogno *^*. Ma andiamo avanti ;).
Siamo davanti a una storia corale: è vero che tutto è raccontato da Marina in prima persona, ma l'autrice riesce benissimo a dare voce a tutte le alte donne presenti, dando forme, colori, contorni ben definiti alle storie di ognuna di loro, caratterizzando ogni donna singolarmente, dandole una propria voce, un proprio modo di vedere. E questo è ottimo dal mio punto di vista *^*.
Ciò che tuttavia ogni tanto lascia un po' a desiderare è il fatto che, comunque, queste donne rappresentano dei "tipi", e un po' stereotipati sono alcuni punti del libro che vanno a toccare argomenti di matrice prettamente femminista: descritti con le solite parole (tramite tanti luoghi comuni che, a mio parere, impoveriscono i messaggi), niente di diverso o "nuovo"/che davvero riesca a dire/dare qualcosa, a rendere il tutto più concreto
L'introspezione, tuttavia, resta davvero molto buona (e la sottoscritta è molto felice *^*). Stessa cosa posso dirla dello stile: pacato, lento, ma costante. E che a lungo andare porta a mangiare pagine per sapere come la storia alla fine si concluderà.
Per quanto riguarda la trama, è un insieme di piccoli tasselli che crescono piano. Non aspettatevi una storia dai ritmi serrati, piena di colpi di scena: si presenta con un inizio lento e un ritmo che si mantiene costante. Questo libro non ha niente di tutto ciò (almeno, non lo ha per me), per il semplice fatto che è un insieme di storie e persone che, in modo naturale, veritiero/plausibile, crescono, affrontando la vita. Siamo davanti alla crescita e alla scoperta di sé che cinque donne (una un po' più delle altre per ovvi motivi ;)) portano avanti nel corso di un'estate. Forse a volte un po' stereotipate, a volte trattate con cliché non del tutto approfonditi, ma comunque belle storie (personalmente parlando) proprio per il loro essere plausibili, per il loro essere del tutto comuni.
Una delle cose che più mi ha colpita del libro riguarda molte delle riflessioni che i personaggi fanno. E non soltanto sul loro essere donne (con le annesse riflessioni di matrice femminista). A mio parere, ci sono riflessioni interessanti sulle relazioni (d'amore, genitori-figli, di amicizia e con se stessi), su come si potrebbe capire meglio se stessi e scoprirsi, reinventarsi; su quanto la propria felicità (rispettando le persone attorno a noi) dovrebbe essere sempre posta in cima a tutto il resto. Tanti promemoria e temi che penso siano stati analizzati molto bene (a parte qualche cliché di troppo ogni tanto, ma il risultato finale è comunque davvero buono).
Ammetto di non avere molto altro da dire. E non perché non voglia. Semplicemente, la storia non presenta chissà quali cambiamenti radicali o scene/momenti davvero di impatto. E' una lunga, pacata, attenta riflessione e l'inizio di un lungo viaggio per stare bene con se stessi.
Lo dico giusto per essere chiara: è un romanzo, non un self help (lo dico perché nei confronti di quest'ultima tipologia di libri sono un po' scettica e non so quanto riuscirei ad avvicinarmici).
Detto questo, penso anche voi abbiate visto che non è una storia perfetta (perché niente lo è e va bene così ;)), che per alcuni punti (MENO CLICHE' CARA VANESSA) l'autrice avrebbe potuto fare decisamente meglio (forse qualche conflitto in più avrebbe aiutato la storia a essere ancora più realistica/verosimile). Ma nel complesso mi ritengo davvero molto soddisfatta. Soprattutto per l'aiuto che il libro mi ha dato. E questo, quando si parla di libri, credo sia un elemento estremamente personale *^*.

Voto:

Detto questo, la sottoscritta vi dà appuntamento al prossimo post (e si scusa per l'ora tarda :3).
A presto! <3
Un bacione, Letizia <3

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