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venerdì 31 luglio 2020

Recensione tetralogia "L'attraversaspecchi" di Christelle Dabos

Ciao a tutti! <3
Oggi, finalmente, sono qui a parlarvi di una storia che, nel suo bene e nel suo male, è stata capace di rubarmi e devastarmi il cuore. L'ho conclusa ieri sera e devo ancora capire cosa fare della mia vita adesso.
Digressioni e fangirlamenti a parte, vi auguro una buona lettura ;) <3.


Titolo(i):
#1 Fidanzati dell'inverno
#2 Gli scomparsi di Chiardiluna
#3 La memoria di Babel
#4 Echi in tempesta
Autore: Christelle Dabos
Editore: Edizioni e/o
Periodo di pubblicazione: 2018 - 2020
Prezzo: €16,00 (#1, #2, #3); €16,50 (#4)
Genere: Fantasy

Trama: In un universo composto da ventuno arche, tante quanti sono i pianeti che orbitano intorno a quella che fu la Terra, vive Ofelia. Originaria dell'arca "Anima", è una ragazza timida, goffa e un po' miope ma con due doni particolari: può attraversare gli specchi e e leggere il passato degli oggetti. Lavora come curatrice di un museo finché le Decane della città decidono di darla in sposa al nobile Thorn, della potente famiglia dei Draghi. Questo significa trasferirsi in un'arca chiamata "Polo", molto più fredda e inospitale di Anima, abitata da bestie giganti e famiglie che sempre in lotta tra loro. Ma per quale scopo è stata scelta proprio lei? Tra oggetti capricciosi, illusioni ottiche, mondi galleggianti e lotte di potere, Ofelia scoprirà di essere la chiave fondamentale di un enigma da cui potrebbe dipendere il destino del suo mondo.

Recensione: Ammetto di non sapere con precisione quante cose avrò da dire su questi libri, quanto effettivamente riuscirò a dire (anche per non fare spoiler), quanto terrò per me.
La prima cosa che vi consiglio, se per caso non avete ancora letto questi libri ma pensate comunque di farlo, è questa: andate a scatola chiusa, non leggete niente prima (recensioni, pareri, interviste), lasciatevi cadere senza aspettative né preconcetti. Siate una pagina bianca in attesa di essere riempita di parole e colori. Io ho fatto così e si è rivelata una delle esperienze più belle che abbia mai avuto nella mia carriera di lettrice.
E' stato un viaggio disarmante, meraviglioso, bellissimo. In un universo nuovo, che secondo me porta una ventata d'aria fresca nel panorama fantasy. Con personaggi che, a mio parere, con le loro storie e le loro parole hanno tanto da dire e dare a chi legge.
Ma andiamo con più ordine (o almeno ci provo ;)).
L'idea di base è originale? A mio parere è più che originale: siamo davanti a un universo mai incontrato prima (almeno, non ho mai incontrato niente di simile nelle mie letture), con una sua storia, un suo funzionamento, un suo perché, con proprie dinamiche e caratteristiche.
C'è a tutto una spiegazione chiara, precisa, puntuale? Tutto ha uno svolgimento logico? Per come la vedo io, no. O meglio: alle "grandi domande" che la storia pone si hanno tutte le risposte e le spiegazioni del caso. Come uno svolgimento logico e ben presentato è quello che riguarda il filo che lega Ofelia e Thorn e gli altri personaggi tra loro. Ma non per è così per tutto. Alcuni elementi sono presentati ma sono poi lasciati indietro, come alcuni personaggi che, se nei primi due/tre libri avevano un peso non indifferente, nel terzo/quarto volume sembrano diventare solo parte dello sfondo. Il che, a parer mio, è un peccato, perché questi personaggi, dopo Ofelia e Thorn (I MIEI BAMBINI, LI AMO TROPPO), hanno dato un sacco alla storia, hanno dato un sapore che non si dimentica. Alcune cose che paiono essere presentate come importanti poi non hanno un proseguimento, una spiegazione decisa, definitiva.
Ofelia e Thorn, i miei piccoli bambini *^*
Una cosa che all'inizio mi è sembrata molto povera, ma che poi ho capito essere molto basata sulla cosiddetta regola di scrittura del "mostra, non raccontare", è la caratterizzazione dei due protagonisti. All'inizio (ovvero nel primo libro), per nessuno dei due ho visto una profonda analisi, una introspezione forte: avevo la sensazione che l'autrice ci stesse dando soltanto piccoli sprazzi di tutto ciò che compone i due personaggi. Andando avanti nel corso della storia e della lettura, mi sono invece resa conto che il modo che l'autrice ha di rendere il mondo interiore dei personaggi è molto sottile: se da una parte (piccola) lo racconta, per tante altre cose lascia che siano i personaggi a parlare da soli, con le loro stesse azioni più che con il pensiero. E credo che questa sottigliezza (e, perché no, anche delicatezza :3) abbia dato un sacco di punti in più alla storia.
Non posso dire lo stesso per il worldbuilding. Per come l'autrice ha presentato l'universo della storia nel primo libro, mi aspettavo un sacco di informazioni, di spiegazioni su tutto ciò che compone questo universo. L'autrice stessa ha tuttavia affermato che volutamente non ha parlato di tutto, limitandosi a creare un elemento della storia che potesse dare una parvenza di tutto l'insieme, limitandosi a descrivere per bene solo i luoghi dove Ofelia ha toccato nel corso della storia. Da una parte quest'ultimo elemento è logico. Dall'altra, però, la me lettrice avrebbe tanto voluto uno spettro più ampio di questo nuovo mondo. Ciò però, come tutte le altre mancanze che mi è capitato di notare (per mio gusto/mia visione quando si tratta di libri), dal mio punto di vista non toglie niente alla storia, che si legge con piacere e con una scorrevolezza che più volte mi ha lasciata senza parole o.O.
Altra cosa che mi ha devastata (perché tutto quello che è presente in questa storia si è preso un angolo del mio cuore, giocandoci, riducendolo in polvere e poi rimettendolo in sesto di nuovo) sono i temi e, soprattutto, il come l'autrice li porta avanti, come li analizzi, le riflessioni che fa. Sono temi a me sempre cari, che non do mai per scontati perché mi hanno sempre toccata nel profondo fin da quando ero bambina. Il tema dell'identità, della libertà di scelta hanno il mio cuore e qualsiasi altra cosa richiedano, se sono ben trattati, se sono sviscerati, presentati, approfonditi in modo costante come l'autrice ha fatto in tutta la storia. Ho letto pareri di persone che hanno visto il tema dell'identità presente soltanto nell'ultimo libro; personalmente, ritengo che sia il tema portante di tutta la tetralogia, seguito subito da quello della libertà di scelta che, secondo me, è intimamente legato al primo, perché sono più che convinta del fatto che l'uno non può esistere senza l'altro. E non soltanto in una storia stampata su carta. La vedo come una cosa valida anche, e soprattutto, per la vita reale.
Nel complesso, mi ritengo più che soddisfatta dalla tetralogia. E' vero, presenta dei difetti, ma sono difetti che, secondo me, non tolgono niente alla storia, non la rovinano.
Sono davvero felice di averla letta. Davvero tanto. Ed è una sensazione che molto raramente provo quando si tratta di libri (forse anche perché credo di poter affermare che questi libri sono andati a finire tra i miei preferiti).
Tetralogia consigliata? Ovvio che sì ;).

Voto:

Detto questo, la sottoscritta vi saluta (e torna a piangere nel suo angolo perché deve ancora superare il fatto di aver finalmente concluso la serie o.O) <3. Fatemi sapere cosa ne pensate! Se l'avete letta, se avete intenzione di farlo. Sono troppo curiosa *^*. Vi aspetto :3.
Grazie davvero per tutto <3.
Un bacione, Letizia <3

2 commenti:

  1. Non ho ancora avuto occasione di leggere questa serie, ma ne ho sentito parlare così tanto che la curiosità è alle stelle! Fortunatamente la biblioteca della mia città ha disponibili i primi tre volumi, dunque quando avrò un attimo di tempo la recupererò sicuramente 😊

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    Risposte
    1. Ciao cara! <3
      Guarda, anche io all'inizio ero nella tua stessa situazione: leggevo di gente entusiasta per questa novità e poco a poco sono stata contagiata anche io (il che accade di rado, ma almeno per questa volta sono davvero felice che sia successo ;)).
      Siii!!! Spero davvero tanto che ti piaccia <3
      Grazie per essere passata :3.
      Un bacione! <3

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