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mercoledì 17 ottobre 2018

Recensione libro "Letters to the lost" di Brigid Kemmerer

Ciao a tutti! <3
Oggi vorrei parlarvi di un libro che ho concluso di leggere giusto lunedì sera :D. Spero davvero che la recensione vi metta anche solo una piccolissima pulce nell'orecchio :3. Detto questo, buona lettura!
(Info di servizio: il libro si trova solo in lingua inglese, ma è un livello molto facile/base da seguire ;))


Titolo: Letters to the lost
Autore: Brigid Kemmerer
Editore: Bloomsbury
Anno di pubblicazione: 2017
Pagine: 393
Prezzo: £7,99
Genere: Young Adult

Trama: (tradotta da me) Juliet Young ha sempre scritto lettere a sua madre. Persino dopo la morte di quest'ultima, Juliet lascia lettere sulla sua tomba. E' l'unico modo che la aiuta a resistere.
Declan Murphy è quel tipo di ragazzo che non si vorrebbe incontrare. Ma durante i servizi alla comunità, mentre pulisce il cimitero locale, è perseguitato dai fantasmi del suo passato.
Quando Declan trova una lettera lasciata vicino a una lapide, non riesce a non rispondervi. Presto, si ritrova a condividere il suo dolore con una perfetta sconosciuta... Il fatto è che non sono sconosciuti, e quando la vita reale interferisce con la loro vita segreta fatta di lettere, Juliet e Declan scoprono verità che potrebbero distruggerli.

Recensione: Prima di partire, vi avverto subito che la recensione non sarà una lunga. Detto questo, proseguiamo.
Ammetto che, all'inizio, non sapevo cosa aspettarmi da questo libro. Sono partita senza aspettative, senza pregiudizi. E non avrei immaginato che mi sarei affezionata così tanto a questa storia *^*. Sul serio, non l'avrei mai pensato:3.
Per quanto riguarda lo stile, non posso che fare i complimenti all'autrice: non perché abbia trovato il suo stile fantastico (anche perché, lo ammetto, non so come caratterizzare/descrivere con "bello"/"brutto" lo stile di scrittura di una persona :/), ma per il semplice fatto che le pagine scorrono che è una meraviglia. La storia (narrata a due pov alternati - cosa che, stranamente, non mi ha dato fastidio *^*) procede senza intoppi, va liscia e cattura in modo dolce, quasi timido. Ammetto di essermi affezionata al libro anche per questo motivo :3.
Non voglio parlare di ciò che accade nella storia perché farei spoiler e non ho intenzione di farvene: per ciò che succede, voglio solo dirvi che, anche se può sembrare piena di cliché, di situazioni viste e riviste in cinquantamila salse diverse, è una buona storia (i possibili cliché, a mio parere, non rovinano niente del resto della storia - un resto bello intenso, posso garantirvelo). A livello di ritmo, invece, ho trovato la trama molto lineare e scorrevole. Una trama che, pian piano, dice tutto quello che deve essere detto, facendo scoprire le cose con calma, con un ritmo pacato e costante.
Come pacata e costante è anche la scoperta dei mondi interiori di Declan e Juliet. Anche se le loro storie, per alcuni punti, sono speculari, mi è piaciuto moltissimo come l'autrice abbia visto il diverso approccio che i due ragazzi hanno nell'affrontare ciò che stanno vivendo. Due cose che invece ho gradito poco sono state il fatto che, a volte, i due personaggi mi sono sembrati un po' contraddittori - sia chiaro, contraddittori non a livelli estremi e non sempre - e il come si sono comportati, in alcune situazioni, con i propri genitori: fossi stata al loro posto, non mi sarei mai azzardata a dire e pensare ciò che pensano e dicono loro ai propri genitori.
Nonostante questo, ho trovato i due personaggi principali molto umani: fanno cose giuste e cose sbagliate, come chiunque (sia chiaro, non li sto giustificando); si rendono conto dei propri errori e cercano di fare ammenda. Sono ragazzi che stanno crescendo, e che stanno affrontando un periodo non molto roseo della loro vita. Un periodo che li sta temprando, portandoli verso un futuro in cui saranno sicuri di chi sono e della strada che vogliono intraprendere.
Altra cosa che mi è piaciuta moltissimo, anzi, quella che ho probabilmente preferito in assoluto, è stata la predominanza che hanno avuto i temi rispetto alla storia d'amore. L'autrice, infatti, rispetto al rapporto tra Declan e Juliet, ha puntato la luce più su altri lati della storia. Primo fra tutti il rapporto genitori/figli, visto a volte come spinoso e scomodo, e a volte come un porto sicuro a cui si sa di poter tornare; un rapporto, a mio parere, analizzato davvero davvero bene, che mi ha portata a riflettere moltissimo su alcune cose che ho sempre dato per scontate e che invece non lo sono. Accanto a questo tema, penso meriti un posto d'onore il fatto che entrambi i protagonisti provino a dare a se stessi una seconda possibilità (e posso assicurarvi che, per alcune cose che succedono, non è una cosa così scontata); una possibilità che anche le persone stesse danno loro (di qui, la fiducia che queste persone hanno nei confronti dei due personaggi e che li aiuta a muovere i primi passi). Nella lista, non può mancare come le figure degli amici dei protagonisti aiutino quest'ultimi a riflettere su loro stessi, su ciò e su chi li circonda nel presente (e non nel passato).
Vi assicuro che ho letteralmente adorato come l'autrice abbia sviluppato tutto questo, come abbia mostrato queste tematiche passo dopo passo, andando ogni volta sempre più affondo, capace di dire e far riflettere molto con pochissime parole.
Nel complesso (anche se per alcuni punti avrei preferito una descrizione lievemente maggiore - quelle presenti nel libro sicuramente seguono meglio il tono della storia rispetto alle descrizioni che ho in testa io, quindi do not worry, non è assolutamente una critica;)) è una storia molto, molto carina, che mi ha emozionata e a cui mi sono affezionata in un modo tutto particolare :3.
Consigliata? Certamente sì! *^*

Voto:

Con questo, la sottoscritta conclude qui :3. Fatemi sapere se vi ho incuriositi, ci conto! <3
Grazie di tutto! A presto! <3
Un bacione, Letizia <3

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