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martedì 4 settembre 2018

Recensione libro "Le ragazze con le calze grigie" di Romina Casagrande

Ciao a tutti! <3
Oggi sono qui per parlarvi del primo libro che ho concluso a settembre *^*.
Spero che la recensione vi piaccia :3. Buona lettura! <3


Titolo: Le ragazze con le calze grigie
Autore: Romina Casagrande
Editore: Arkadia
Anno di pubblicazione: 2018
Pagine: 197
Prezzo: €15,00
Genere: Narrativa

Trama: Vienna, 1918. Egon Schiele, il pittore più dissacrante e controverso di Vienna, si appresta a terminare la sua ultima opera, La famiglia. Sul quadro, di notevoli dimensioni, raffigurerà una piramide di corpi nudi, che culmina nel ritratto di se stesso. Ai suoi piedi una donna, tra le cui gambe è accovacciato un neonato. Soltanto Egon rivolge lo sguardo allo spettatore, avvicinando una mano al petto quasi a chiedergli di ascoltare la sua storia. La donna è Edith Harms, la giovane moglie che, nella stanza accanto, lotta tra la vita e la morte e che porta in grembo il figlio che forse non nascerà mai. Ma la stanza in cui Egon lavora, combattendo contro il tempo e un dolore antico, è piena di altri quadri, di bozzetti e appunti che raffigurano donne giovani e bellissime, i ricordi di una vita. Soltanto due di loro, però, lo hanno cambiato e amato al punto che ora quasi confonde il volto della donna che sta raffigurando: gli occhi buoni e ingenui di Edith, il sorriso malizioso e affascinante di Wally.

Recensione: Sarò sincera, quando ho notato che l'autrice del libro era Romina Casagrande (di cui ho letto anche Lontano da te - QUI potete trovarne la recensione ;)), non sono riuscita a controllarmi e mi sono lasciata travolgere da questa sua nuova storia che, come Lontano da te, riguarda sempre l'arte, vista però da un'ottica diversa rispetto all'altro romanzo ;).
Questo libro, infatti, narra delle due donne che hanno giocato un ruolo fondamentale nella vita di Egon Schiele (artista che, purtroppo, non ho avuto modo di studiare a scuola - per chi non lo sapesse, è contemporaneo di Klimt): Wally per prima ed Edith per seconda. La storia, divisa in due parti, ci mostra infatti la relazione che le due donne hanno col pittore, una relazione che sia Wally che Edith narrano in prima persona. Due relazioni molto diverse tra loro, cosa forse dovuta al carattere quasi opposto delle due figure femminili: la prima sicura, determinata, seducente, audace, di origine contadina; la seconda più pacata, ma non per questo meno di polso, di origine borghese. Due figure a cui Egon, presentato solo attraverso gli occhi delle donne (e mai in modo definito), tiene in modo quasi doloroso.
Ciò che più mi ha rapita e incantata di questo libro è stato come l'arte, in queste due relazioni, si sia messa in mezzo. O meglio, non tanto l'arte, quanto più il modo di vedere il mondo che gli artisti hanno, e il modo in cui essi si rapportano a chi e a cosa li circondi. Il tutto personificato dalla figura sfuggente e sempre controversa di Egon. L'alone di mistero che lo circonda, il suo non essere mai completamente definito, sono aspetti che ben si riflettono nella storia stessa e che, a mio parere, le donano quelle tinte scure, ammalianti e seducenti che mi hanno risucchiata fino all'ultima pagina.
Altra cosa che ho apprezzato tantissimo sono state le protagoniste femminili. Descritte a trecentosessanta gradi, mentre leggevo le loro storie, mi pareva di vederle fuoriuscire dalla carta e farsi concrete davanti a me. Benché diverse sia di origine che di carattere, Wally ed Edith hanno dei punti in comune che me le hanno fatte sembrare simili, per certi versi, quasi fossero due volti di una stessa medaglia. Mi è piaciuto che ciò che le accomuna riguardi i sentimenti che nutrono per Egon e il loro sangue freddo, la determinazione che mostrano nel perseguire ciò che vogliono e che ritengono giusto. Due figure descritte profondamente, che si sono prese un angolino del mio cuore senza chiedere il permesso.
Per quanto riguarda lo stile, l'ho trovato non del tutto fluido. Però posso assicurarvi che le pagine scorrono: la storia in sé, ciò che accade, come si esprimono le due donne nel raccontarsi, sono tutti fattori che, secondo me, riescono benissimo a trattenere gli occhi del lettore sulle pagine *^*.
Una cosa che mi ha lasciata un po(chino) a desiderare riguarda il fatto che la parte dedicata a Wally è un po' più lunga di quella dedicata ad Edith. Ammetto che avrei voluto sapere qualcosina di più riguardo la moglie di questo pittore misterioso. Questo punto, però, non toglie niente alla storia, state tranquilli ;). E' solo un piccolo desiderio da lettrice, tutto qui :3.
Nel complesso, la storia si è rivelata estremamente piacevole, accattivante (oserei dire quasi seducente ;)), capace di rapire l'attenzione di chi si imbatte in queste pagine e di non lasciarla andare fino a che non si giunge alla fine *^*. Libro assolutamente consigliato!

Voto:

Con questo, la sottoscritta vi saluta qui, sperando di avervi incuriosito almeno un po' ;).
Fatemi sapere, ci conto!
Detto questo, ci sentiamo al prossimo post :D.
Un bacione, Letizia <3

2 commenti:

  1. Non conoscevo questa autrice, anche se la cover non mi ispira per niente la tua recensione mi ha incuriosita. Grazie ;)

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    Risposte
    1. Grazie a te per essere passata!
      Un bacio! ♡

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